Salone delle Feste del Casinò di Sanremo, siamo nel 1951, e Nunzio Filogamo sta per dare inizio alla prima edizione di quello che diventerà il più celebre Festival della Canzone italiana. Ma dovranno passare ben cinque anni, perché al fianco dell’istituzionale presentatore, appaia una figura femminile. Maria Teresa Ruta, annunciatrice e zia della più attuale omonima, è la prima, appunto nel 1955: sorriso sagace e sguardo seducente. Negli anni successivi – 1958 – arriva il momento di Marisa Allasio, splendida attrice, resa celebre dal film di Dino Risi, Poveri MA Belli. Poi viene scelta Fiorella Mari, anch’essa attrice, che recitava con Totò e Monicelli e della popolare conduttrice Nicoletta Orsomando. Tutte donne bellissime, sorridenti ma apparentemente intimidite dalla maestosità di quel palco. Sembra che sapessero già di essere sul punto di scrivere un pezzo di storia.
Anno dopo anno dai Sessanta agli Ottanta la cultura popolare attendeva la scelta della ‘reginetta’ o valletta del Festival: nel 1962 è il tempo di Laura Efrikian ( 1962), la prima moglie di Gianni Morandi; nel 1970 si scommette su Ira Von Fustemberg, nipote di Gianni Agnelli, una vera e propria socialite, divenuta famosa come attrice e designer. Negli Anni Settanta al fianco di Mike Bongiorno appare Sabina Ciuffini (1975), ma hanno calcato il palco nel ruolo sia la grande Loretta Goggi, che Anna Pettinelli nel 1986.
Le donne a Sanremo: dai figli d’arte a bionda+mora con Pippo
Poi c’è un’edizione, quella del 1988, con alla conduzione quattro celebri figli d’arte. Gian Marco Tognazzi, Danny Quinn, Rosita Celentano, Paola Dominguin, con il quartetto completamente ‘fuori’ dai loro ruoli, tra incertezze, tentennamenti e papere.
Forse anche per questo la professionalità di Pippo Baudo fu egemonica praticamente per tutto il decennio successivo; con le immagini famosissime dello sventato tentativo di suicidio in diretta. E un tourbillon di donne al suo fianco: Alba Parietti, Milly Carlucci, Brigitte Nielsen, Lorella Cuccarini, Anna Oxa, Cannelle. E poi Claudia Koll, quasi in contemporanea con la propria conversione religiosa, insieme ad Anna Falchi, Sabrina Ferilli, Valeria Mazza, Eva Herzigova e Veronica Pivetti. Sono gli anni dell’alternanza tra bionda e la mora, nel rispetto del politically correct televisivo.
Anni Duemila
Il passaggio al nuovo secolo porta a scendere le famose scale dell’Ariston, sotto la direzione artistica di Fabio Fazio, Letizia Casta, nell’ultima edizione degli Anni ’90, regalandola la fama presso il grande pubblico internazionale fuori dalla Francia. L’anno successivo arriva Ines Sastre nel secondo Fazio, che sul palco ha portato poi l’energia guastatrice e ironica di Luciana Littizzetto. Il ritorno di Baudo riporta la dicotomia bionda+mora con Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere (2002), Claudia Gerini e Serena Autieri (2003), Simona Ventura e Paola Cortellesi (2004), Victoria Cabello e Ilary Blasi (2006), Michelle Hunziker (2007), Bianca Guaccero (2008).
Nell’ultimo decennio, poi c’è la coppia collaudata per la prima volta per ben due edizioni 2011 e 2012 con Gianni Morandi: Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez. L’era di Carlo Conti, tra le più fortunate in termini di share, che dura per ben tre kermesse porta come co-conduttrici Arisa, Emma e Rocio Munoz Morales. Per poi nel 2017 chiudere con la prima volta sul palco di una signora indiscussa della TV: Maria De Filippi. L’anno successivo è quello di Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, mentre Claudio Baglioni scelse Claudio Bisio e Virginia Raffaele nel 2019.
Tutte le donne a Sanremo con Amadeus
Tante poi le figure femminili nell’era Amadeus, chiamate ad un ruolo di co-conduzione per una sera, mentre nelle prime due edizioni è sempre presente il mattatore Fiorello: Diletta Leotta, Georgina Rodriguez, Francesca Sofia Novello, Antonella Clerici, Emma D’Aquino, Laura Chimenti, Rula Jebreal, Sabrina Salerno, Alketa Vejsiu, Mara Venier e Monica Bellucci. Lo scorso anno poi Elodie, Matilda De Angelis, Vittoria Ceretti, Barbara Palombelli e Beatrice Venezi.
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