Morte Lady Diana, nuovi dubbi sull’accaduto: spunta un testimone chiave
Lady Diana è morta il 31 agosto 1997 ma a distanza di 21 anni non è ancora possibile giurare di sapere esattamente cosa accadde in quella terribile notte. Nuovi dubbi emergono dalle dichiarazioni di un testimone chiave, ovvero Darryn Lyons. Lui, ex re dei paparazzi, era presente sul luogo dell’incidente. Al momento dello schianto si trovava proprio sotto al Pont de l’Alma, alla ricerca di uno scoop sull’amata principessa e sul suo nuovo amore Dodi Al-Fayed. Alcune dichiarazioni rilasciate al The Sun mischiano nuovamente le carte in tavola e fanno pensare che le cose possano essere andate diversamente rispetto a quanto è sempre stato raccontato. “I dettagli ufficiali sullo schianto che ha portato Diana alla morte non sono necessariamente la verità”, ha esordito.
“Molte cose strane accaddero quella notte”
L’intervista a Darryn Lyons prosegue incessante ed è destinata ad avere delle ripercussioni, nonostante il suo stesso scetticismo: “Molte cose strane accaddero quella notte ma non penso che riusciremo mai ad arrivare fino in fondo alla verità della storia“, ha dichiarato. Il fotografo ha ammesso di non avere prove certe che Diana sia stata assassinata, ma è sicuro che molte cose non sono mai state chiare. Nemmeno i figli della vittima, William ed Harry, sarebbero a conoscenza della verità: “Gli avrebbero raccontato la storia, ma non è necessariamente la verità”, ha insinuato ancora una volta Lyons. Ma cos’è accaduto di strano quella notte? A cosa si riferisce l’ex paparazzo?
I sequestri dopo la morte di Lady Diana
Diversi fotografi presenti nel tunnel parigino sono stati posti sotto custodia dalla polizia, che ha sequestrato anche immagini e documenti. Lui stesso fu accusato di aver venduto le foto della principessa morta. Le sue telefonate sono state intercettate e l’ufficio perquisito. Ma gli abusi non sarebbero finiti qui. Darryn Lyons e il suo team ricevettero minacce di morte, anche se non è dato sapere da chi arrivarono. Il paparazzo, infine, ha ammesso di aver scattato delle foto alla principessa dopo lo schianto. Tuttavia giura di non averle mai vendute e di non avere alcuna intenzione di farlo. L’indagine si è conclusa con una sentenza che non lo soddisfa in pieno: secondo il giudice l’incidente fu causato dalla negligenza dell’autista, Henri Paul, morto a sua volta nello schianto insieme a Diana e a Dodi al Fayed. Ma, a questo punto, qualcuno è pronto a metterci la mano sul fuoco?
Lady Diana fu costretta a sposare Carlo
A confessare queste novità nella vita di Lady D, l’amico Derek a Domenica Live. L’uomo – che in passato aveva aperto l’ipotesi del suicidio –, ospite di Barbara D’Urso durante la puntata di domenica 25 novembre, avrebbe rivelato dettagli importanti sulla vita di Diana e sulla presunto figlia segreta. “Penso che Diana sia stata costretta a sposare Carlo. Era molto ingenua all’epoca, credeva fosse il suo futuro. Poi ha scoperto tante cose su Carlo e sul suo rapporto precedente, voleva lasciare perdere ma era ormai troppo tardi. La famiglia diceva che era troppo tardi (come confermato anche dal Principe Carlo) perché il suo volto era ormai ovunque, su tovaglie, oggetti… Non si poteva tornare indietro”, ha detto. Nel matrimonio dei due però aleggiava, fin da subito, il ‘fantasma’ di Camilla Parker-Bowles.
La principessa pensò al suicidio
“Carlo si è innamorato subito di Camilla. L’ha amata sempre, anche mentre sposava Diana“, ha rivelato Derek a Domenica Live. L’uomo ha anche ricordato che Diana, una volta scoperta la relazione, sia andata a parlare con Camilla. Il legame che quest’ultima aveva con Carlo, tuttavia, non è stato scalfito neanche da quella chiacchierata. Dopo le continue sofferenze, arrivate da Carlo e dalla relazione con Camilla, Diana avrebbe anche pensato al suicidio. A destarla da questo tentativo, i figli Harry e William: “Sì, è arrivata a pensare al suicidio. A fermarla è stata l’amore per i suoi figli. Era una madre stupenda, ha vissuto essenzialmente per i suoi figli, erano la cosa più importante della sua vita. Voleva crescerli in modo normale, ma era impossibile nella famiglia reale”, ha concluso.
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