Chiara Maci: “Per conquistare un uomo mi bastano una risata e un piatto improvvisato”
Chiara Maci è uno dei personaggi del piccolo schermo più apprezzati. E non solo. E’ anche la food blogger italiana più amata in assoluto, con oltre centocinquantamila seguaci su Facebook. Il suo carattere peperino ha ammaliato molte persone. Una donna forte che ha da poco messo al mondo una bambina – Bianca – che però crescerà senza padre. Chiara non si butta giù. Una Wonder Woman travestita da mamma single. Non per tutti sarebbe poi così facile affrontare questa situazione, ma lei è serena e tranquilla così. Anzi. Nonostante debba badare alla sua piccola, aggiorna costantemente il suo sito: “Non voglio fermarmi troppo non lascio il blog per un solo giorno da più di tre anni. Se lo mollo per due mesi, mi dimenticano“, ha dichiarato prima del parto. Ma dimenticarla sembra impossibile. Nel mondo del web però nulla va dato per scontato. Lei lo sa bene, visto che è diventata famosa proprio grazie alla Rete.
Quando Macy – come la chiamano in molti – ha aperto il primo blog di cucina con la sorella Angela, ha scoperto la vera felicità. Ha unito la comunicazione (quella imparata sui libri, visto che ha un Master in questo campo, oltre ad una laurea in Giurisprudenza) alla voglia di gridare al mondo la passione secolare per la cucina. Così la sua vita è cambiata radicalmente in meglio. Si sveglia ogni mattina con gioia per mettersi un grembiule e ancora con gli occhi assonnati iniziare a sporcarsi le mani di latte, burro, uova per creare giorno dopo giorno ricette diverse. Ovviamente sempre con il sorriso sulle labbra.
Chiara Maci, la food blogger più amata dagli italiani: senti il peso di questo ruolo?
Mi fa sorridere perché in fondo ognuno ha il suo blogger preferito, però sono onorata di essere considerata una delle più amate. In fondo mi sono sempre aperta tanto alla gente, ho raccontato tanto di me e quando mi fermano tutti mi dicono “sei una di famiglia”. Ed è bellissimo.
Hai molti fan su Facebook, Twitter e Instagram: ti piace interagire con loro?
Sì, anche se è sempre più difficile. I follower aumentano e molti si lamentano della mancata risposta. Ma dietro ai social ci sono io, non un’agenzia. E finché non divento Wonder Woman non riesco a stare dietro a tutto, ma ci provo!
“Io, in fila” come nasce?
Come diario, in un momento particolare della mia esistenza. Avevo una vita che sentivo non appartenermi e mi sfogavo, attraverso la scrittura. Io in fila è uno sfogo. E’ stato la mia liberazione che negli anni mi ha insegnato anche a scrivere e a perfezionare la mia vita.
E la tua passione per la cucina?
Quella nasce in casa. Chi conosce la mia famiglia sa che tutto ruota attorno al cibo, sempre. E così, quando tutte le mie amiche erano a dieta e mangiavano insalata, io tornavo a casa e mia madre aveva preparato tre portate con i vini giusti in abbinamento e una passione che si respirava. Così ho iniziato anche io. In fondo in casa era normale farlo… Poi quando sono arrivata a Milano è sembrato strano.
Cosa avresti voluto fare da piccola? L’avvocato vista la laurea in Giurisprudenza?
La giornalista. Avevo un sogno: diventare come la Fallaci. E giurisprudenza pensavo mi potesse istruire maggiormente rispetto a Scienze della Comunicazione.
La ricetta perfetta per conquistare un uomo?
Per conquistare un uomo ce ne sono migliaia, per tenerselo invece ditemelo voi! A parte gli scherzi, senza arrivare alla burrata con gamberi crudi, estremamente afrodisiaca, io ho sempre conquistato gli uomini con una sana risata e un piatto improvvisato al momento.
Il sottofondo musicale perfetto mentre stai cucinando?
Le urla di mia figlia! No, scherzo. Mi piace la musica italiana, ma sono sincera, ascolto poca musica quando cucino.
E invece la prima ricetta che insegnerai a tua figlia?
La base per vivere in casa con me. Spaghettone al pomodoro. La base, ma non sempre facile.
Come farai a conciliare maternità e lavoro?
Ho iniziato a lavorare subito ma ne sono felice. E’ difficile, certo. Ed è stancante da morire. Ma adoro la vita piena, altrimenti mi annoio. Quindi meglio cosi, mi giostro tra riunioni, programmi e allattamento. Ma quale mamma moderna non lo fa?
Sul tuo sito c’è scritto che ti piace portare i tacchi a spillo: e in gravidanza come hai fatto?
Li ho usati fino all’ultimo, ma ovviamente solo nelle uscite serali… Ed erano pochissime.
Come vivi la situazione di mamma single?
Serena. Mai avrei pensato di poterlo dire, ma dopo nove mesi da sola, ora la mia vita con Bianca inizia a prendere forma davvero e sono felice di poter dedicare a lei tutto il mio tempo. Certo, una figura maschile ci vorrà, ma se da una parte è stata fatta una scelta, sicuramente cambieranno le cose nel tempo.
Cosa consigli a chi si trova da sola a crescere un bambino?
Di non scoraggiarsi e di pensare che non si è mai sole. Un figlio necessita di amore e di educazione, di presenze costanti e di punti di riferimento. E se una parte, ahimè, è mancante, l’altra deve inizialmente provare a completare il cerchio. E ci saranno momenti di sconforto, ma quelli servono solo per rendere più belli i momenti che arrivano dopo. In più chi, come me, ha la fortuna di avere una famiglia meravigliosa, può contare sull’amore di altre quattro persone e non è poco.
Foto by Alberto Zanetti