L’annus horribilis dei reali di Giordania, tra pandemia, colpi di stato e scandali finanziari
Il 2021 non è stato un anno decisamente sereno per la famiglia reale giordana
I reali di Giordania hanno vissuto il loro annus horribilis con un 2021 dalle tinte drammatiche. L’anno appena trascorso della famiglia reale, infatti, ha visto succedersi un potenziale colpo di stato, una serie di accuse e numerose problematiche legate alla pandemia. Facciamo un riepilogo dei loro ultimi 12 mesi, tra alti e bassi.
Il 2021 dei reali di Giordania che hanno rischiato un colpo di stato
La famiglia reale di Giordania sarà ben felice di voltare pagina alla fine del 2021. Quest’anno, infatti, è stato drammatico per la monarchia giordana. Oltre alla situazione sanitaria globale in corso, il paese ha dovuto affrontare un potenziale tentativo di colpo di stato contro il re Abdullah II. Partendo dall’inizio dell’anno, lo scorso gennaio, il sovrano ha ordinato al governo di riaprire le scuole a causa della situazione legata al Covid-19. Il mese successivo, la regina Rania ha sottolineato l’importanza di vaccinarsi e ha criticato l’accumulo di vaccini da parte dei paesi ricchi. La regina ha dichiarato: “Siamo tutti in corsa contro una pandemia, non l’uno contro l’altro“. La Giordania, infatti, ha preso una decisione ammirata nel resto del mondo, attestandosi come l’unico paese a distribuire vaccini ai rifugiati.
Quello stesso mese due persone hanno operato un furto di gioielli da 1 milione di sterline alla principessa Firyal. Il mese di aprile, invece, ha rappresentato il culmine dall’anno orribile della famiglia reale. La corte, infatti, ha visto susseguirsi molti drammi con dozzine di arresti dopo un potenziale colpo di stato ai danni del re. Il fratello minore del re, il principe Hamzah bin Hussein, l’ex principe ereditario di Giordania, ha ammesso di essere coinvolto nella congiura. Tempo dopo la BBC News ha ottenuto un video in cui il principe spiega la sua situazione e il suo apparente arresto. Ciò nonostante, i militari hanno negato che Hamzah fosse stato posto in detenzione.
Dalla pace ritrovata agli impegni di stato
Il re Abdullah II in seguito ha pubblicato una lettera rivolta al popolo in cui spiegava che il colpo di stato era stato sventato. Ha anche detto che la spaccatura con suo fratello, il principe Hamzah, era risanata e che era in corso un’indagine. Alla fine del mese i due fratelli sono apparsi insieme in pubblico. Ritrovata la pace in famiglia, i reali di Giordania hanno affrontato la perdita dello zio del re, il principe Muhammad bin Talal, morto all’età di 80 anni.
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A luglio il re la regina Rania si sono recati negli Stati Uniti per una visita al presidente Biden e alla first lady. A settembre, invece, la regina ha riconquistato il pubblico condividendo alcuni video amatoriali delle sue figlie, le principesse Iman e Salma, in occasione dei loro compleanni. Una nuova bufera, invece, ha colpito la famiglia ad ottobre, quando i Pandora Papers hanno affermato che il re Abdullah aveva accumulato un impero immobiliare segreto di 70 milioni di sterline nel Regno Unito e negli Stati Uniti. La Royal Hashemite Court ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui negava ogni accusa. All’inizio di novembre i reali di Giordania hanno incontrato il principe Carlo e Camilla, con cui hanno condiviso gli obiettivi della COP26 a Glasgow. Per concludere l’anno, la regina Rania ha pubblicato una nuova fotografia della sua famiglia per augurare a tutti il meglio durante le festività natalizie e per l’anno a venire.
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