Lo scorso 21 ottobre, Un Posto al Sole ha compiuto 25 anni dalla prima messa in onda. Oltre al grande affetto mostrato dai fan, tuttavia, la storica soap di Rai3 ha infuocato l’opinione pubblica per il presunto cambio d’orario nel palinsesto televisivo. All’alba del suo quarto di secolo, infatti, lo show ambientato nella città di Napoli potrebbe essere anticipato, passando dall’access prime time (indicativamente alle ore 20:45) alle 18:30. Tuttavia, le proteste dei fan e, al contempo, del cast sono state in grado di far fare dietro front sulla decisione.
Lo stesso Patrizio Rispo (interprete di Raffaele Giordano in Un Posto al Sole) si era espresso in merito alla questione, chiosando duramente: “Spostarci è da kamikaze, così come lo è minare la fidelizzazione faticosamente conquistata in 25 anni.” Insomma, guai a toccare uno dei capisaldi del piccolo schermo italiano. Ora, tuttavia, la soap ambientata a Napoli è tornata a destare una medesima polemica, soprattutto dopo le parole di Franco Di Mare, direttore di Rai3.
In occasione di un incontro, avvenuto di recente presso l’Unione Industriali, è scoppiata nuovamente la polemica. Previsto in origine come una celebrazione per i 25 anni di Un Posto al Sole, ha dato luogo a un dibattito animato dal contributo video di Franco Di Mare. All’evento ha preso parte anche Giancarlo Leone. È stato lui, infatti, a inaugurare i festeggiamenti per l’importante traguardo della soap partenopea. In seguito, è intervenuto il direttore di Rai3, il quale ha espresso il suo parere circa le reazioni dei fan e la mobilitazione che il chiacchierato cambio d’orario avrebbero suscitato. In tal senso, si è pronunciato anche a proposito della raccolta firme promossa da con l’intento di mantenere Un Posto al Sole al suo orario.
Nella clip trasmessa durante l’evento, infatti, Di Mare si domandava: “Il cambio di orario era il vero problema di Napoli, come hanno fatto pensare gli intellettuali che hanno dato vita alla raccolta firme?” – una richiesta polemica, a cui ha fatto seguito una citazione di Churrchill – “Non sempre cambiare significa migliorare, ma se si vuole migliorare bisogna cambiare!”
Quella che doveva essere una celebrazione dei 25 anni di Un Posto al Sole ha assunto dunque i connotati di un dibattito pubblico. Un dibattito che non è piaciuto a Francesco Pinto, “padre” della soap. Quest’ultimo ha rimarcato, infatti, un fattore da non sottovalutare. La serie ha dimostrato, appunto, di aver fruttato molto con lo slot pubblicitario, proprio in quella stessa fascia oraria. A sostegno del creatore del programma, inoltre, sono intervenuti anche Marzio Honorato (Renato Poggi) e, ancora una volta, Patrizio Rispo. Quest’ultimo ha sottolineato, inoltre, che “Un Posto al Sole rappresenta un sospiro di sollievo in mezzo ai tanti telegiornali che a quell’ora riportano notizie di sciagure.”
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