Caso Yara Gambirasio, Massimo Bossetti chiama la moglie: “Sono stanco di …” [VIDEO]
Con l’avvicinarsi della sentenza della Cassazione si riaccendono i riflettori sull’omicidio di Yara Gambirasio. Quarto Grado ha mostrato in esclusiva una chiamata avvenuta tra Massimo Bossetti e la moglie, Marita Comi. Il muratore di Mapello, condannato in primo e secondo grado all’ergastolo per aver ucciso la 13enne di Brembate di Sopra, continua a professarsi innocente. Nella telefonata confessa alla coniuge: “Puoi immaginare quale sia il mio stato d’animo in attesa della Cassazione. Tu stai tranquilla e non preoccuparti. Sai che lotto e combatto per tutto. La speranza è che ora qualcosa di positivo possa cambiare”.
Massimo Bossetti continua a sperare che la Suprema Corte, il 12 ottobre, lo rinvii a giudizio o lo assolva dall’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio. “Ci spero tantissimo perché sono stanco. Stanco di continuare a subire tutto ingiustamente ed essere visto per quello che non sono“, continua il muratore aggiungendo: “Non ho mai chiesto un’assoluzione ma continuo a chiedere di poter ripetere un dato scientifico che fugherebbe ogni dubbio”. “Sai cosa spero Mari? – domanda Bossetti a Marita Comi – Che questi giudici sta volta non oppongano come hanno fatto gli altri, che siano più corretti e scrupolosi ma soprattutto coraggiosi, da valutare tutto senza lasciare nulla di intentato”.
Yara Gambirasio, la difesa di Massimo Bossetti torna alla carica: ecco l’ultima mossa
Il giorno decisivo per il processo riguardante la morte di Yara Gambirasio si avvicina. La difesa di Massimo Bossetti torna alla carica prima della sentenza della Cassazione, prevista per il 12 ottobre prossimo. L’avvocato Claudio Salvagni, uno dei difensori del muratore di Mapello, ha pubblicato sul suo profilo Facebook l’ultima “mossa” prima del giorno decisivo. Il legale si è recato presso la Suprema Corte, a Roma, per depositare i motivi aggiuntivi secondo cui Massimo Bossetti è innocente. Si tratta di un’ultima integrazione documentale prima del giorno decisivo. La difesa dell’uomo da anni si batte per dimostrare che il muratore non ha ucciso Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate di Sopra scomparsa il 26 novembre del 2010 e il cui corpo è stato rinvenuto il 26 febbraio del 2011. I giudici di primo e secondo grado hanno però ritenuto veritiera la ricostruzione della Procura, condannando Bossetti all’ergastolo.
Caso Yara Gambirasio, Massimo Bossetti innocente? Vicina la sentenza della Cassazione
In attesa dell’ultimo grado di giudizio in merito al processo riguardante l’omicidio di Yara Gambirasio, Massimo Bossetti è in carcere. Dal 14 giugno del 2014 l’uomo si trova dietro le sbarre per il delitto di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra scomparsa il 26 novembre del 2010 e il cui corpo è stato rinvenuto il 26 febbraio del 2011. Il muratore attende con ansia la decisione della Cassazione. Quest’ultima potrà o confermare la condanna all’ergastolo, oppure potrà ritenere che il processo nei gradi precedenti non sia stato svolto secondo le regole (vale a dire che non sia stata correttamente applicata la legge processuale), decidendo quindi o di annullare la sentenza, rinviando nuovamente a giudizio l’imputato, oppure (come avvenne per Raffaele Sollecito e Amanda Knox) senza rinvio, assolvendo così l’accusato.
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