Gabriel Garko? “Del suo volto maschio e armonico non c’è più traccia”
Da quando Gabriel Garko è è stato ospite de L’Arena di Massimo Giletti su Rai Uno, dunque dallo scorso 3 maggio, non si fa che parlare di lui. Del suo incredibile mutamento, di quel volto che a tratti appare irriconoscibile. Del probabile quanto eccessivo uso di botox o simili “diavolerie” che nutrono l’illusione di mantenersi giovani e invece spesso provocano disastri. A prescindere da cosa abbia fatto precisamente, una cosa è certa: l’attore ha calcato la mano. E perso una considerevole parte sia del suo fascino che della sua avvenenza. Si parla di lui, con ironia ma anche con un senso d’allarme. E di tristezza. Nella querelle è intervenuta pure Melania Rizzoli, medico nonché politico di Forza Italia. La quale ha scritto una lettera fin troppo esplicita, poi pubblicata e diffusa da Dagospia.
“Crudele ed impietoso – commenta la Rizzoli rivolgendosi a Roberto D’Agostino – pubblicizzare sul tuo sito le foto del viso stravolto dall’abuso di interventi estetici dell’attore Gabriel Garko, ma nello stesso tempo quelle foto possono essere molto utili per tante e tanti pazienti che ricorrono a tali ‘terapie’ con patologica frequenza ed assoluta ignoranza“. Madre Natura, continua, aveva regalato a Gabriel “un volto maschio ed armonico del quale non c’è più traccia e che difficilmente tornerà al suo aspetto originale“; un volto perfetto soprattutto per il mestiere di attore, che usciva bene con qualsiasi inquadratura e primo piano. Ma che effetto farà, adesso, riprenderlo troppo da vicino?
Come medico, la signora punta il dito contro i colleghi “autori di tale scempio“, che assecondando le eccessive richieste dei pazienti infischiandosene della deontologia e del senso della misura, ma anche delle loro responsabilità: “Nessuno di noi medici è contrario alla medicina estetica e alla chirurgia plastica che ha migliorato la vita di tantissimi pazienti, ma quando viene applicata senza regola scientifica su quelli perfettamente sani e che non ne necessitano in alcun modo se non per soddisfare un narcisismo patologico che proprio noi medici dovremmo smorzare, allora assistiamo sconfortati allo spettacolo di quelle facce gonfiate ed innaturali che spesso compaiono sul tuo sito in gallerie grottesche di ritratti ridicoli e spesso esilaranti“. Come donna, il concetto è chiaro anche se non esplicitato, la Rizzoli si rammarica per ciò che non potrà più essere. A questo punto, Garko dovrebbe pronunciarsi… Oppure, in fondo, ormai è rimasto ben poco da dire?
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