Sissy Trovato Mazza, spunta una lettera scioccante
Spunta una lettera scioccante che Sissy Trovato Mazza avrebbe scritto poco prima di essere colpita da un misterioso colpo di pistola. La giovane agente di polizia, ricordiamo, è deceduta lo scorso 12 gennaio a seguito di una grave infezione che ha complicato il quadro clinico già piuttosto delicato. Il suo caso venne inizialmente trattato come tentato suicidio ma, alcuni dettagli hanno poi direzionato le indagini sulla pista dell’omicidio. Prima di venire colpita da quel proiettile, la 28enne stava portando avanti una vera e propria battaglia contro gli abusi in carcere.
Le parole di Sissy
“Sono venuta a sapere di fatti gravi che riguardano le mie colleghe” scrive Sissy. La lettera, vergata a mano e trovata dai parenti nei documenti che l’agente conservava a casa, è stata pubblicata da Fanpage.it. La missiva è indirizzata all’ex direttrice del carcere della Giudecca, Gabriella Straffi, oggi in pensione. Poche parole, che fotografano bene la posizione dell’agente. Sissy, come molti testimoni hanno riferito, stava denunciando comportamenti illeciti dei colleghi e del personale carcerario nei confronti delle detenute. Ma non solo non era stata ascoltata, era finita anche in una condizione di grave isolamento.
“La sottoscritta agente Maria Teresa Trovato Mazza informa la signoria vostra che negli ultimi giorni sono stata avvicinata da molte detenute che hanno raccontato fatti gravi che riguardano le mie colleghe. Essendo la cosa molto delicata ho cercato di non ascoltare e di riferire tutto subito all’ispettore … la quale mi ha consigliato di parlare al più presto con la signora vostra“. Sissy, come si è molto preoccupata e spaventata e chiede l’aiuto della direttrice che però, stando a quanto hanno riferito i parenti, avrebbe chiesto alla ragazza di limitarsi a fare il suo lavoro.
La lettera, che prosegue indicando di nomi delle detenute che avevano denunciato e la cui testimonianza Sissy aveva messo rapporto, è contenuta anche agli atti delle indagini della Procura di Venezia. Alcuni mesi dopo i fatti del 1° novembre, come riporta sempre Fanpage.it, molti agenti sono stati trasferiti dal carcere. Il medico carcerario della struttura, invece, ha patteggiato una condanna di 18 mesi per molestie sessuali alla detenute.
Sissy Trovato Mazza: le dichiarazioni shock delle detenute: “Là tutti sanno tutto”
Sissy Trovato Mazza, prima di quella tragica mattina, aveva raccontato ai familiari ed alcuni amici ciò che aveva scoperto nel carcere dove prestava servizio. La ragazza, precisa e corretta nel lavoro, aveva visto come, tramite la lavanderia, entrasse all’interno della struttura carceraria della droga. La giovane aveva inoltre scoperto che alcune guardie penitenziarie avevano delle relazioni intime con le detenute. Cose illecite che mai dovrebbero accadere tra quelle mura. Proprio sulla base di ciò, chi conosce Sissy, sostiene che la ragazza sia stata messa a tacere per quanto aveva scoperto.
L’agente, prima della tragica mattina, aveva già segnalato ai suoi superiori quanto visto, ricevendo, in alcuni casi, lei stessa dei richiami. Anche due ex detenute della giudecca sono dello stesso parere dei familiari ed hanno dichiarato, ai microfoni di Rai 3, di aver visto loro stesse la droga all’interno del carcere: “La si vede (riferita alla droga) e si sta zitte perché sennò hai finito di vivere”. Un’altra ex detenuta ha raccontato di aver sentito di molte carcerate che avevano rapporti intimi con agenti penitenziari, raccontando di come una poliziotta sia stata trasferita proprio per tali ragioni. “Sono sicura che qualcuno la sa qualcosa”, afferma l’ex detenuta, riferendosi a quanto è successo a Sissy. Parole forti che portano a pensare che la pista sostenuta da familiari e amici non sia sbagliata.