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Renato Zero parla a Mara Venier del matrimonio e del figlio adottivo: le rivelazoni inedite

Un simpaticissimo Renato Zero è stato ospite del salotto bianco di Mara Venier nell’ultima puntata di Domenica In (andata in onda domenica 25 novembre). Senza freni e peli sulla lingua e con la semplicità dei grandi artisti, Renato Zero si è raccontato a tutto tondo, rivelando all’amica di lunga data anche dettagli della sua vita privata che non aveva mai esplicitato in precedenza.  I due sembrano molto complici, così tra una battuta, una gaffe e qualche probelma tecnico in studio (che fa indispettire la condutrice) Mara e Renato snocciolano tanti avvenimenti della vita professionale e privata del cantante: si parla degli esordi da ancora minorenne, del rapporto con il padre e di una storica fidanzata del Sorcino, la popolare Lucy, con la quale il cantante sembra dovesse convolare a nozze. Poi si parla del figlio adottivo e si assiste all’entrata a sorpresa dell-amico e collaboratore del cantante, Vincenzo Incenzo.

Domenica In: Renato Zero parla degli inizi della carriera e della sua fidanzata storica

Mara Venier chiede a Renato Zero, protagonista di una esilarante intervista a Domenica In, degli inzi della sua brillante carriera nella musica, che risponde: “Da dove è partito tutto? Dal distintivo di mio padre che era un poliziotto, non amavo la divisa perché mi sottraeva mio padre e questo mi feriva tantissimo. Con i miei lustrini ho reso giustizia a un uomo che poteva diventare un gran bravo tenore, ma la vita lo ha costretto a fare delle scelte. Aveva 4 figli. Il carrettone mi si beveva, faceva delle retate e incontravo mio padre sempre al commissariato. Mi diceva ‘ancora qui?’, era una roba umiliante. Diceva con orgoglio ai colleghi che ero suo figlio e quelli si guardavano come a dire ‘certo le disgrazie non vengono mai da sole’. Poi c’è stato il riscatto perché io improvvisamente sono diventato Renato Zero, i colleghi andavano da mio padre a chiedergli i biglietti e lui con orgoglio sventolava il suo biglietto pagato”.

“Allora i dischi erano una forma alta di identificazione – continua a raccontare il cantante – e un traguardo molto ambito, significava raggiungere una certa cifra”. A questo punto interviene la Venier, che curiosa domanda: “E’ vero che volevano un altro Gianni Morandi? Ti sei ribellato?”, “Io??? Ho tirato fuori tutte le piume di struzzo che avevo, rimediavo boa, cose strane. Non accettavo queste imposizioni” – risponde Renato Zero, che ricorda anche quando l’allora fidanzata Lucy vendeva le cassette fuori ai posti dove cantava arrangiandosi da solo: “Era una vendita quasi carbonara. Gli inizi non sono stati facili”.

A questo punto la signora della domenica si fionda sulla questione e tocca l’argomento “Lucy”, fidanzata del passato di Renato Zero, che rivela:  “Non ho mai pensato di sposarmi. Non sono cliente di nessuna bomboniera e di nessun confetto. Sono sposato con il pubblico. Ho avuto una famiglia numerosa meravigliosamente presente, vivevamo in 10 nella stessa casa e ogni volta che uscivo di casa con il boa di struzzo mi facevo il segno della croce e pregavo di non tornare con i cerotti. C’era una sorta di tiro al segno, verbale e alcune volte fisico. Come reagivo? Tornavo indietro e chiedevo ,ma ti ho fatto qualcosa di male?’. Quest’atteggiamento mi fruttò la solidarietà della borgata”.

Renato Zero parla a “Domencia In” del figlio adottivo Roberto

Dopo il racconto del matrimonio mancato, si passa a parlare del figlio adottivo di Renato Zero e su Roberto il cantante dichiara:  “E’ vivace, ma sono contento. Ha una vocazione al rischio. Ma gli voglio bene perché non è un tipo seduto. Consiglio l’adozione. Ci siamo conosciuti a lungo con Robertino, poi ci siamo resi conto che potevamo mettere insieme la sua solitudine con la mia. Non bisogna essere egoisti con i figli, bisogna regalargli la vita e non pretendere di volerli simili a noi”.

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