Il principe Carlo chiedeva consigli al pedofilo Savile: il contenuto delle lettere in un nuovo documentario
L'erede al trono gli chiedeva consigli per curare le pubbliche relazioni della Famiglia Reale
Alcune lettere private appartenenti al principe Carlo rivelano che in passato ha chiesto aiuto per migliorare l’immagine delle Famiglia Reale ad una figura controversa. Si tratta di Jimmy Savile, un presentatore televisivo accusato di pedofilia.
Il contenuto delle lettere sarà mostrato nel dettaglio nel Regno Unito nel corso di un nuovo documentario televisivo. Che promette il solito codazzo di polemiche.
Secondo la notizia riportata dal The Sun, il futuro re avrebbe contattato Savile dopo alcuni errori nelle pubbliche relazioni che hanno coinvolto il principe Andrea e l’allora moglie Sarah Ferguson. Stando alle lettere, però, il principe non era consapevole degli abusi commessi dal presentatore televisivo.
Il principe Carlo e la corrispondenza con il pedofilo per le pubbliche relazioni della Famiglia Reale
Sembrerebbe proprio che il principe Carlo abbia chiesto alcuni suggerimenti su dove avrebbe potuto fare compiere visite pubbliche. Sapeva che la raccolta fondi di Savile era collegata alle istituzioni di tutto il paese e pensava che delle uscite pubbliche in quel luogo avrebbero aiutato l’immagine della monarchia. Ma non sapeva che molti dei luoghi presi in considerazione erano quelli in cui Savile aveva compiuto abusi per decenni.
Una lettera scritta da Carlo a Sandringham il 14 gennaio 1989 riporta: “Forse mi sbaglio, ma tu sei il tipo che sa cosa sta succedendo. Quello di cui ho veramente bisogno è un elenco di suggerimenti da parte tua. Voglio così raggiungere parti del paese che altri non riescono a raggiungere“. In realtà, però, in seguito è emerso che la filantropia di Savile era una copertura per celare i suoi abusi verso centinaia di vittime vulnerabili di età compresa tra i cinque ei 75 anni. L’erede al trono, inoltre, gli avrebbe anche richiesto dei consigli su come rispondere al disastro comunicativo del principe Andrea.
Dopo l’incidente aereo di Lockerbie del 21 dicembre 1988, infatti, il duca di York si recò sul posto ma dimostrò poca empatia per l’accaduto. L’opinione pubblica accusò Andrea di non essere minimamente toccato dalla morte di ben 259 persone. Per recuperare, dunque, il principe Carlo si rivolse a Savile, che ripose con un piano d’azione. Nella sua lettera al principe scrisse. “Serve una persona speciale con una notevole esperienza in tali materie. Ci deve essere una stanza con diverse linee telefoniche indipendenti, televideo, ecc. La Regina dovrebbe essere informata in anticipo di qualsiasi azione proposta dai membri della Famiglia“. A sua volta il principe Carlo rispose allegando una copia con i suoi appunti sull’accaduto, visionati e approvati dalla Regina e dal principe Filippo.
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Le lettere dimostrano anche che il giorno dopo il disastro di Lockerbie, Carlo chiese a Savile di parlare con Sarah Ferguson, il cui comportamento stava diventando sempre più imbarazzante. Si legge: “Mi chiedo se saresti mai pronto a incontrare mia cognata, la duchessa di York. Non posso fare a meno di pensare che le sarebbe estremamente utile se tu potessi. Sento che potrebbe fare con un po’ del tuo semplice buon senso“. Anche in futuro Carlo ha continuato a chiedere la sua opinione su discorsi pubblici e tecniche comunicative.
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