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Royal Gossip

La polizia avvia un’indagine sull’ente di beneficenza del principe Carlo

La notizia arriva nello stesso giorno in cui il Palazzo affronta le polemiche per l'accordo del principe Andrea

Non sarà una delle giornate più semplici da ricordare per la regina Elisabetta, che in un giorno solo deve affrontare il dissenso popolare per il modo in cui è terminato il processo del figlio Andrea e lo scandalo del primogenito Carlo. La polizia di Londra, infatti, ha avviato un’indagine sull’ente di beneficenza dell’erede al trono. La Prince’s Foundation si è dichiarata ben disposta a collaborare con la polizia, che indaga sulla concessione di onori e cittadinanza britannica in cambio di denaro.

L’indagine che coinvolge l’associazione del principe Carlo

L’ente di beneficenza del principe Carlo sta affrontando un’indagine in corso per accuse vendita delle onorificenze. La polizia, infatti, ha annunciato oggi mercoledì che gli investigatori hanno già avviato un’indagine. La decisione segue le accuse secondo cui le donazioni all’ente di beneficenza sono avvenute per garantire onorificenze ufficiali e cittadinanza britannica ad un uomo d’affari. L’aiutante di Carlo, Fawcett si è dimesso a ottobre dopo aver affermato di aver garantito la cittadinanza e l’onorificenza a Mahfouz Marei Mubarak bin Mahfouz. L’uomo avrebbe poi “ricambiato” con una generosa donazione all’associazione patrocinata dall’erede al trono.

Principe Carlo intervista principe Filippo

La Prince’s Foundation ha ricevuto tali accuse per la prima volta lo scorso settembre e dapprima lo scandalo aveva portato alle dimissioni del braccio destro del principe. Michael Fawcett, dunque, ha abbandonato il suo incarico e Clarence House ha dichiarato con una nota ufficiale che il principe “non era a conoscenza della presunta offerta di onorificenze o cittadinanza britannica sulla base della donazione ai suoi enti di beneficenza“. Da allora l’ente di beneficenza ha collaborato presentando anche la documentazione necessaria alle indagini.

La nota di Scotland Yard e i commenti di Clarence House

Rendendo ufficiale l’avvio dell’indagine, Scotland Yard ha dichiarato in una nota che al momento non ci sono arresti. Un portavoce della Prince’s Foundation ha dichiarato: “Sarebbe inappropriato commentare un’indagine in corso“. Clarence House non ha commentato ulteriormente la notizia, mentre il principe Carlo rimane ancora positivo al Covid-19 e resta lontano dagli impegni pubblici.

Come riporta il Daily Mail, a presentare le accuse sarebbe stato l’ex parlamentare liberaldemocratico Norman Baker. Quest’ultimo avrebbe sollevato le perplessità intorno ad alcuni eventi, esortando la polizia a esaminare i fatti. Sia il futuro re che il signor Fawcett, dunque, potrebbero essere sospettati di aver violato l’Honours (Prevention of Abuses) Act 1925. Nessun commento, al momento, da parte di Buckingham Palace, che oggi ha fatto fronte allo scandalo sollevato dal principe Andrea, che pagherà 12 milioni alla sua accusatrice per mettere un punto al processo.

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Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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