È più difficile far ridere oppure rimanere seri? Risponde il cast di “LOL – Chi ride è fuori”
Nel corso della conferenza stampa, i concorrenti e i conduttori del programma comico hanno affrontato i possibili tormentoni della nuova stagione e parlato della complicità femminile sul set
Vivere un’esperienza come quella di LOL – Chi ride è fuori può essere esilarante, ma al tempo stesso molto complicata. Un comico che non può ridere sembra il preludio di una barzelletta e invece rappresenta il punto di partenza del programma di Amazon Studios. La seconda stagione, dopo il successo della prima, torna su Prime Video il 24 febbraio 2022 con i primi quattro episodi. A guidare i dieci concorrenti in gara dalla control room sarà ancora una volta Fedez, questa volta spalleggiato da Frank Matano e da un’arma segreta, Lillo in veste Posaman.
LOL – Chi ride è fuori: il cast riflette sui possibili tormentoni
Nel corso della conferenza stampa di LOL – Chi ride è fuori 2, il cast ha riflettuto su diverse tematiche. Ad esempio: è più difficile far ridere oppure rimanere seri in questa particolare esperienza televisiva? Per alcuni entrambe le cose. Ad esempio, Maccio Capatonda ha spiegato: “Per me era difficile far ridere rimanendo serio. Ad esempio volevo fare questo personaggio, il ballerino Bringo, ma ride mentre balla, quindi non ho potuto farlo“.
Per arrivare preparati ad un’esperienza come quella di LOL, i concorrenti hanno sicuramente studiato, sia guardando l’edizione precedente del programma (alcuni anche le edizioni estere) sia preparando degli sketch. Ma, come in molti hanno poi spiegato nel corso della conferenza stampa, è difficile non lasciarsi trasportare dall’improvvisazione una volta dentro al programma. Maria Di Biase, ad esempio, ha spiegato: “Io mi sono preparata tanto, poi non ricordavo più niente. A casa ero brava, avevo dei numeri che poi non ho fatto, non mi sentivo mai nel momento giusto per poterlo fare perché i miei colleghi erano bravi. Quando sei dentro giochi e ti dimentichi“.
L’improvvisazione, del resto, è un’arte e Lillo ha colto l’occasione per precisare che quel tormentone della prima stagione – “So Lillo” – è nato così, in preda all’euforia. “L’ho detto ridendo e infatti mi sono beccato l’ammonizione”. E, parlando di tormentoni, anche il tubo di Frank Matano è diventato presto un simbolo. “È molto complicato capire cosa piacerà al pubblico. Ad esempio il tubo verde dell’anno scorso l’ho portato per caso ed è piaciuto. Prima della messa in onda, non avrei saputo dire cosa poteva piacere e cosa no“.
Come il cast ha gestito le aspettative generate dal successo della prima stagione
Non è stato facile reggere il peso delle aspettative per il cast della seconda stagione di LOL – Chi ride è fuori. Maccio Capatonda, ad esempio, ha spiegato di aver sofferto d’ansia. “Mi sono preparato tantissimo perché avevo un’ansia da prestazione totale rispetto alla prima edizione, quasi mi ha bloccato, ero troppo ansioso di mostrare qualcosa e mi sono goduto di meno la sfida“. A detta di Frank Matano, è più facile vivere questa esperienza senza aver visto le edizioni precedenti in modo da non essere influenzato. “In questo sono stato fortunato. Al tempo stesso il vantaggio di fare la seconda edizione è che vedi tutto quello che non ti torna della prima e quello che non faresti, così cerchi di imparare il tiro, ma credo che questo cambi di persona in persona“.
Infatti Diana Del Bufalo ha confermato che avrebbe preferito non vedere la prima edizione. “È stata talmente una bomba che tu entri consapevole di dover fare bene perché devi stare al livello dell’anno scorso, è stato pietrificante“. Per quanto sconvolgente, Tess Masazza ha invece raccontato di aver deciso di godersi il momento nonostante la ricca preparazione. “Io da secchiona ho studiato, sono arrivata preparata, ma prima di entrare ho pensato che forse era meglio svuotare la testa e vivere il momento. Quello che mi è piaciuto della prima stagione sono state le reazioni inaspettate come la camminata di Frank, che era una sua reazione per non ridere“.
La chimica tra i membri del cast
Se vedremo vari personaggi interpretati da Corrado Guzzanti? Certo che sì, a partire da Antonello Venditti. “Ho preso questa cosa come una terapia d’urto perché è abbastanza lontana dal genere di cose a cui ero abituato, era come uno sport estremo. I due anni chiusi a casa con il Covid hanno influito e hanno sortito l’effetto di una terapia shock. È molto ingegnoso come vengono messe insieme delle persone che hanno poco in comune apparentemente, ma poi si creano interazioni interessanti“.
E pare che sia sbocciata anche una proposta per il futuro fra Guzzanti e Maccio Capatonda. Quest’ultimo ha ammesso di volersi cimentare anche in performance live. “Durante la trasmissione ricordo che ho proposto a Corrado di fare un film insieme e lui ha detto sì. Per me LOL è stata un’esperienza che mi ha sdoganato da fare qualcosa live, mi sono sempre nascosto dietro lo schermo e stare lì con loro per me è stata la prima volta. Probabilmente mi butterò anche io nel live, spero di poter fare uno spettacolo teatrale o qualcosa del genere prossimamente“.
Durante la conferenza stampa si è parlato anche di complicità tra donne nel campo della comicità, ma per Virginia Raffaele non esiste un genere. “Il comico non ha sesso“. Maria Di Biase invece ha commentato la solidarietà femminile sul set. “Eravamo affiatate, erano persone che mi facevano già ridere in partenza, il clima è stato bello sin da subito“.
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