Sanremo 2022, la seconda è stata la serata del “girl power”, delle leonesse e dell’eleganza
Una carrellata di artiste bellissime, grintose che hanno mostrato tante sfaccettature dell'essere donna
In attesa della terza serata di Sanremo non possiamo non tornare a ieri sera. Un successo testimoniato dal boom di ascolti, che premiano le scelte di Amadeus come direttore artistico e come conduttore, anche nella tappa del 2 Febbraio 2022, una data molto particolare, cara soprattutto al popolo anglosassone. Lo chiamano il Two’s day, data la particolare sequenza del numero due, ritenuta universalmente la giornata della creatività. E il palco dell’Ariston è partito con l’omaggio commosso a chi ha creato la comicità al femminile: Monica Vitti, simbolo del cinema italiano in un momento in cui i ruoli comici per le donne erano una rarità, mancata all’età di novant’anni e celebrata con una standing ovation e fragorosi applausi in sala, ricordata per la sua ironia ma anche per la capacità di far pensare.
Sicuramente complice lo sguardo dal cielo della Vitti, è stata una parata di donne molte diverse, con tratti comuni, donne che si sono dimostrate leonesse su quel palco. Nei modi o anche solo nella forza tranquilla di esporre il loro pensiero e le loro emozioni, come ha fatto nel suo monologo contro il razzismo Lorena Cesarini.
Signori e signore: Laura Pausini c’è a Sanremo e all’Eurovision
Prima super ospite, bellissima, con un look degno del suo ruolo da star internazionale, con tanto di recente nomination agli Oscar, con i Grammy già in bacheca, è tornata dopo aver cantato da San Siro al Madison Square Garden, sul palco che l’ha lanciata. Laura Pausini fasciata in un Versace nero e circondata dalla splendida scenografia di Gaetano e Maria Chiara Castelli, ha lasciato tutti senza fiato. Ma la prima ad essere emozionata era lei. Da sempre racconta come quel palco da cui ha cominciato, studentessa del liceo nel 1993, le susciti una tale trepidazione da azzerarle la salivazione. E infatti l’abbiamo vista in diretta tv fare “alla romagnola” e bere dopo una delle sue performance emozionanti e dominate dalla sua voce prorompente. Che non canterà o forse sì con Mika ed Alessandro Cattelan alla conduzione del prossimo Eurovision, cui anche il vincitore di questa edizione del Festival parteciperà.
Emma: la ragazza arrabbiata ha lasciato posto ad un’eleganza infinita
Vincitrice ad Amici nel 2010 e proprio al Festival di Sanremo nel 2012, è davvero cresciuta Emma Marrone. Da ragazza arrabbiata con quell’inconfondibile voce così profonda e graffiante, ieri sera, avvolta in un abito lungo in velluto blu, con uno spacco profondissimo di Gucci, è salita sul palco con una nuova consapevolezza nello sguardo. Gesti più eleganti e controllati non penalizzano la grinta innata, per affermare con forza e determinazione, il desiderio di sfatare con la sua Ogni volta è così, i luoghi comuni sulla condizione femminile.
La potenza della sua voce che grida “siamo Sante o puttane” deve ricordare che l’essere femminile è molto più complesso e meravigliosamente unico, e non può essere racchiuso in un’unica definizione. La scelta di portare Francesca Michielin, splendida in Miu Miu, reduce dal secondo posto nella passata edizione, come direttore d’orchestra, tutta al femminile, convince molto ed il tenero abbraccio che si scambiano al termine dell’esibizione, inaspettato ed affettuoso riesce ad emozionare.
Il calore di Sanremo per Iva Zanicchi che non vuole smettere di competere
Total look black con una mantella in paillettes che riluce, per Iva Zanicchi. L’aquila di Ligonchio, ottantadue anni compiuti, undici partecipazioni al Festival e tre vittorie, esordisce per questa edizione con un brano dalla sensualità dichiarata nel titolo Voglio amarti. Il trucco e l’acconciatura sono perfetti, la statura e la presenza scenica – da sempre – importanti, e secondi solo a quella voce, così versatile e profonda. L’Ariston le tributa un applauso scrosciante. Da simbolo della musica italiana e donna sicura di se, ironica e provocatoria che dimostra chiaramente come l’età non scalfisca né il talento, né la sensualità.
Rettore e Ditonellapiaga: quando le donne si alleano
Chioma platino inconfondibile, look black and white, trasparenze e trucco estremamente glowy. Donatella Rettore, alla sua quinta presenza alla kermesse canora, in coppia con Ditonellapiaga. Una giovane cantante romana, un’esordiente, che per lo stile dissacrante e malizioso ha saputo creare con questa Signora della musica italiana un’originale sinergia. Donatella una diva, capricciosa ed ironica, domina il palco, ma lo condivide generosamente con Ditonellapiaga ed insieme riescono ad infiammare la sala. Interessante il cambio di registro da dance a romantico per un attimo, anche se il ritornello di Chimica resterà ben impresso nella nostra memoria.
Tanta Luce ancora a Sanremo per Elisa che non tramonta mai
Tutti i big sul palco hanno mostrato seppur con alcune differenze come il talento sia il motore nella musica. Poi ogni professionista lo declina a suo modo. Un magnifico abito bianco di Valentino, che lascia scoperte le spalle, che delinea la silhouette, reso prezioso da un manto lunghissimo. Eyeliner bianco, capelli sciolti mossi, naturali, Elisa torna sul palco dell’Ariston dopo ventun anni dalla sua vittoria col brano Luce.
Fiabesca, delicata e rassicurante, la cantautrice dimostra tutta la propria maturità artistica con un brano le cui armonia e melodia coinvolgono e fanno sognare. Di lei si è scritto moltissimo, è già in testa alla classifica provvisoria con O forse sei tu. E la sua grandezza si percepisce anche dalle sue Instagram Stories, dal misto di emozioni, dal riso al pianto, condivise con il pubblico adorante.
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