Ornella Muti co-conduttrice a Sanremo: la sua storia fra carriera e vita privata [FOTO]
L'iconica attrice affiancherà Amadeus nella prima serata del Festival 2022
I ritmi per prepararsi al debutto della 72esima edizione del Festival di Sanremo sono veloci e spediti. Il conduttore Amadeus – alla sua terza edizione – ha annunciato i nomi di chi lo accompagnerà nel corso delle serate che avranno luogo da martedì 1 a sabato 5 febbraio. La co-conduttrice che salirà sul palco dell’Ariston di RaiUno la prima sera della kermesse sarà Ornella Muti. Icona del cinema italiano, protagonista di oltre 90 film vivrà l’emozione del debutto della 72esima edizione. In attesa di vederla calcare il palco della rassegna della canzone italiana, ripercorriamo la storia dell’attrice fra vita privata e carriera iniziata negli Anni Sessanta, e che prosegue ancora oggi con molti progetti, compresa la co-conduzione al Festival di Sanremo.
Ornella Muti: la vita di un’icona del cinema italiano [FOTO]
Figlia di un giornalista napoletano e della scultrice estone Ilse Renate Krause. Ornella Muti avrebbe fatto magari l’atleta o la ballerina di danza classica. Chissà. Ma grazie allo zampino della sorella che le chiese di accompagnarla ad al casting del regista Damiano Damiani, Ornella viene notata. Già Diva a 14 anni dopo il precoce esordio. La Muti ottiene molte proposte da parte di produzioni italiane ed estere. Compresi anche altrettanti fotoromanzi, nei quali si presenta col suo vero nome, ovvero Francesca Rivelli insieme alla sorella Claudia. Ma è lo stesso regista che l’ha scoperta a volerle cambiare il nome. Nel 1969, il cineasta la sceglie come protagonista del film La moglie più bella, ispirato a Franca Viola, la prima donna a rifiutare il matrimonio combinato. Ornella Muti sarebbe stato un nome più orecchiabile e non “confuso” con quello di un’altra attrice ben conosciuta: Luisa Rivelli.
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Un’interprete dalla bellezza ipnotica. Sfuggente e seducente, ma altrettanto riservata. L’incontro professionale più importante dell’attrice avviene con Mario Monicelli. Il regista la vuole in Romanzo popolare insieme ad Ugo Tognazzi nel ruolo della giovane e bella Vicenzina. Era il 1974 e – come dichiarato dall’attrice – il primo giorno delle riprese Ornella, 19enne, scopre di essere incinta e per correttezza lo dice subito al regista trovando in lui un animo concreto che l’ha rassicurata. Le riprese proseguono spedite. E una volta uscito il film nelle sale, Ornella Muti viene riconosciuta come un’attrice di talento.
Mentre il suo nome si ritaglia un posto notevole nel panorama cinematografico, il 10 ottobre del 1974 nasce Naike a cui non rivelerà mai il nome del padre. La carriera dell’interprete, esplosa da giovanissima, è stata un crescendo fra debutti e grandi traguardi, sulla quale fa da sfondo ad una vita privata altrettanto intensa, ma molto riservata.
Ornella Muti: un’associazione per fornire supporto ai malati [FOTO]
Oltre a Naike Rivelli, l’attrice diventa madre di Carolina e Andrea, nati dal matrimonio con Federico Fachinetti. Un legame che termina nel 1996. La vita sentimentale della Muti è stata per molto tempo una delle storie più citate dalla cronaca rosa. Ma oggi, una nuova sfida, un progetto che la lega alla prima figlia, si rende protagonista. Pochi mesi fa, sui social, Ornella e Naike annunciano la nascita di un’associazione che ha l’obiettivo di fornire supporto ai malati e dare vita a iniziative di green economy. Ebbene sì. Tra le co-conduttrici del prossimo Festival di Sanremo c’è un’attrice – icona del cinema – che ha fondato 6 mesi fa un’associazione culturale, dal nome molto esplicito: “Ornella Muti Hemp Center“.
Come evidenzia il magazine MOW, l’organizzazione è stata fondata dall’attrice Ornella Muti insieme alla figlia Naike e ha sede a Nardò, in provincia di Lecce. Attiva dall’estate 2021 per la produzione e coltivazione di cannabis da somministrare dietro prescrizione medica e a fini terapeutici, sul magazine lifestyle di AM Network, vengono pubblicati alcuni dei contenuti promozionali del nuovo business familiare, tra cui: un video in cui madre e figlia camminano in una fitta piantagione e alcuni dei messaggi utilizzati per promuovere online l’attività del proprio Hemp Center. “Ci sono 6 milioni di consumatori di cannabis che ogni anno sono costretti a rivolgersi alle mafie. Vogliamo dare voce a tutte quelle persone che i politici proibizionisti vorrebbero sbattere in galera. Da oggi ci siamo anche noi!”.
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