Si è spenta Elena Curti, ultima figlia naturale di Benito Mussolini. La donna aveva 99 anni e ne avrebbe compiuti 100 il prossimo 19 ottobre. Come riporta l’Huffington Post, la Curti è morta nella sua abitazione di Acquapendente, in provincia di Viterbo. Per anni è stata anche l’unica testimone vivente degli ultimi momenti di Mussolini come duce prima del suo arresto. I funerali si celebreranno domani nella cattedrale del Santo Sepolcro.
Benito Mussolini non la riconobbe mai ufficialmente, ma Elena Curti gli fu accanto come figlia fino alla fine. Oggi si è spenta anche lei, morta a 99 anni nella sua casa di Acquapendente, nel Lazio, dove viveva a partire dal 2000. Nata nel 1922 da Angela Cucciati, era figlia di una sarta sposata con il gerarca fascista Bruno Curti. La madre le dichiarò della relazione clandestina con Mussolini solo a 20 anni.
La stessa Curti lo raccontò successivamente dichiarando: “Me lo confessò a bruciapelo mia madre una sera dopo cena. Le chiesi se Mussolini ne fosse informato. ‘Sì, certo, ma preferisce che per ora tu non lo sappia’, rispose“. In realtà i due si erano incontrati già nel 1929, quando il Duce aveva riconosciuto la bambina tra la folla e le aveva riservato una tenera carezza. In un’intervista successiva Elena Curti aveva commentato quel momento dicendo: “Passò tra due ali di folla festante, si fermò di colpo, guardò per un attimo mia mamma, poi chinò il capo verso di me, sorrise e mi accarezzò i capelli. Ebbi la sensazione d’essere prescelta“. Ma il primo incontro consapevole tra i due avvenne solo nell’aprile del 1941 a Palazzo Venezia.
Divenuta adulta Elena Curti frequentò il padre assiduamente e fu al suo fianco soprattutto durante la Repubblica di Salò. A quel tempo la donna faceva parte dell’entourage di Alessandro Pavolini, il segretario del Partito fascista repubblicano. Benito Mussolini la incontrava ogni giovedì, scatenando col passare del tempo la gelosia della sua amante, Claretta Petacci. La Curti rimase al fianco del Duce fino alla fine, divenendo una delle testimoni dei momenti salienti della sua cattura. Quando Mussolini venne catturato a Dongo il 27 aprile 1945 lei era seduta al suo fianco sul blindato in fuga. Successivamente arrestata dai partigiani, trascorse cinque mesi in carcere ed evitò il processo solo perché sua madre testimoniò che era la figlia naturale del Duce.
La storia di quel giorno si trova all’interno del libro di memorie che Elena Curti ha pubblicato nel 2003. In “Il chiodo a tre punte. Schegge di memoria della figlia segreta del Duce” ha raccontato i dettagli della storia vista da vicino. Ai tempi dei fatti la donna aveva già sposato Enrico Miranda, tenente dell’aviazione che Mussolini aveva decorato sul campo dopo la battaglia di Pantelleria. Dopo la caduta del Duce la coppia si trasferì in Spagna prima di fare rientro in Italia nel 2000.
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