La giuria che si occupa a New York del processo Maxwell ha deliberato per oltre un’ora nella giornata di lunedì. Oggi si riunirà nuovamente, mentre si avvicina il giorno della sentenza finale. Nelle ultime ore i giurati stano indagando soprattutto il rapporto tra Ghislaine Maxwell e Jeffrey Epstein. La donna non ha finora parlato in prima persona, ma i testimoni hanno citato personaggi del calibro di Donald Trump e del principe Andrea.
Per i giurati Ghislaine Maxwell era “perfettamente consapevole di cosa stava facendo”
I pubblici ministeri sostengono che Ghislaine Maxwell ha manipolato e adescato ragazze vulnerabili e minorenni affinché Epstein potesse abusare sessualmente di loro. Il procuratore Alison Moe, nella giornata di ieri, ha definito “Maxwell ed Epstein una coppia benestante che usava il proprio privilegio per depredare i bambini di famiglie in difficoltà. Il modo in cui hanno selezionato queste ragazze ci dice che stavano prendendo di mira minori vulnerabili. Non è un caso che Jane, Kate, Annie e Carolyn provenissero tutte da famiglie di madri single”. Alle accuse la difesa della donna ha risposto affermando che la relazione tra i due non è di per sé indice di colpevolezza. “Viene processata qui per stare con Jeffrey Epstein – ha detto alla giuria l’avvocato Laura Menninger – e forse questo è stato il più grande errore della sua vita, ma non è stato un crimine“.
Al momento la Maxwell, che si dichiara non colpevole, rischia la pena per sei capi di imputazione federali, tra cui traffico sessuale di minori. Se la giuria dovesse ritenerla colpevole per tutte e sei le accuse, rischierebbe fino a 70 anni di carcere. La sua colpevolezza potrebbe mettere in cattiva luce anche i nomi a lei correlati, tra cui quello del principe Andrea.
Le accuse alla Maxwell che potrebbero trascinare il principe Andrea
Gli argomenti conclusivi arrivano dopo un processo di tre settimane in cui quattro donne hanno testimoniato di aver subito abusi sessuali. La difesa finora ha provato a presentare la Maxwell con un capro espiatorio per il comportamento criminale di Epstein e ha cercato di attaccare i ricordi e le motivazioni delle donne. Dal canto suo, la donna ha rifiutato di testimoniare venerdì, dicendo al giudice: “Vostro onore, il governo non ha dimostrato la sua tesi oltre ogni ragionevole dubbio. E quindi non c’è bisogno che io testimoni“.
Il pubblico ministero ha dichiarato che “era assolutamente consapevole di cosa stava facendo” e ritiene che la donna fosse una complice conscia del proprio operato. Ma in aula, l’ex socia di Epstein ha avvertito che, se dovesse essere condannata, comincerebbe “a fare nomi“. Già gli altri testimoni avevano tirato in ballo personaggi del calibro del principe Andrea, e degli ex presidenti Clinton e Trump.
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