Dopo il successo della scorsa settimana, la puntata in onda questa sera 19 dicembre del viaggio di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, fa tappa a Siena, la città toscana ha fatto da set perfetto per lo show di culto – produzione originale Sky realizzata da Banijay Italia – che porta lo Chef in giro per l’Italia a valutare iconiche sfide tra i ristoratori. Il van dai vetri oscurati che annuncia l’arrivo dell’amatissimo show culinario che va in onda ogni domenica alle 21.15 su Sky Uno (canale 108 e 455 del digitale terrestre), sempre disponibile on demand, su Sky Go su tutti i supporti e in streaming su NOW.
Tutti i ristoranti che partecipano al programma sono dopo la puntata che li vede protagonisti identificabili attraverso un “bollino” 4 RISTORANTI esposto all’esterno, una rete di locali testati da chi se ne intende: i ristoratori stessi.
4 Ristoranti: Alessandro Borghese alla ricerca della miglior selvaggina
Nella città del Palio più famoso al mondo, Alessandro Borghese ha arbitrato una sfida tra quattro ristoratori tipicamente senesi soprattutto nella proposta di quello che è un elemento tradizionale della cucina locale, la selvaggina. Si contrappongono interpreti della visione tradizionale quelle più aperte all’innovazione per decretare il miglior ristorante di selvaggina di Siena.
Oltre alla selvaggina, che ovviamente sarà l’oggetto della categoria Special, i quattro ristoratori in gara saranno chiamati a votare – con un punteggio da 0 a 10 – location, menu, servizio, conto del ristorante che li ospita, secondo il meccanismo alla base della sfida che è amatissimo anche dal pubblico: la pagella da stilare a fine pasto. In palio per il vincitore della puntata, l’ambitissimo titolo di miglior ristorante e un contributo economico da investire nella propria attività.
I 4 ristoranti scelti da Chef Alessandro Borghese
A sfidarsi ci saranno un’osteria, un’enoteca, un agriturismo e un ristorante: Niccolò con La Taverna del Capitano, Raffaella con Particolare di Siena, Federico ma per tutti “Ghigo” con Trattoria La Colonna e Marco con Osteria Le Sorelline.
La Taverna del Capitano: a pochi passi dal Duomo, dove il “capitano” è proprio Niccolò, un pirata un po’ per indole un po’ perché l’inverno, lui, lo passa ai Caraibi dove fa il personal chef. I piatti sono super tradizionali e il cuoco è l’ex lavapiatti a cui lui e il padre hanno insegnato la cucina di casa loro. Definisce la sua cucina «autentica e rozza». Un po’ showman, per 14 anni Niccolò, durante il Palio, è stato il “barbaresco” (ossia colui che accudisce il cavallo) della contrada dell’Aquila. Per questo le pareti sono tappezzate di quadri e fotografie che rendono omaggio al palio e alle contrade.
Particolare di Siena: appena fuori dalle mura, sotto la Risalita di San Francesco, i classici piatti senesi incontrano la cultura nipponica. Raffaella azzarda anche l’eliminazione del tradizionale cinghiale perché, dice, «lo fanno dappertutto». L’ambiente è “inusuale per Siena”, le tre sale sono caratterizzate da pareti scure e da un design curato. La mise en place è minimale, decisa da Raffaella; su ogni piatto un animale di vetro, dal serpente alla papera, senza alcun riferimento alle contrade.
4 filosofie della senesità a confronto il 19 dicembre
Trattoria La Colonna: Ghigo è l’esempio più classico di “veracità toscana”. Lui la selvaggina spesso la caccia personalmente. La ama talmente tanto la selvaggina da metterla anche sulla pizza: la salsiccia di cinghiale. A sorpresa, nel menù della Trattoria c’è anche il pesce: «Se uno è bravo può fare quello che vuole», dice lui. Fuori le mura, in un edificio storico, ha due sale moderne, sul bianco e sul nero: la prima è adiacente alla cucina con alle pareti qualche simbolo delle contrade e una foto di una vittoria al palio della Torre; l’altra sala, invece, è una veranda riscaldata.
Osteria Le Sorelline: nel centro di Siena, sempre nei pressi della risalita di San Francesco, ma dentro le mura, Marco ha trasformato una piccola gastronomia in un’Osteria dando libero sfogo alla creatività attraverso piatti innovativi dalle influenze asiatiche, come i ravioli gyoza ripieni di fagiano. Per i compagni contradaioli, Marco è un portafortuna: ogni volta che decide di fare qualcosa di nuovo, dicono, la contrada della Giraffa vince il Palio. L’Osteria Le Sorelline ha due anime: la gastronomia e il ristorante.
In attesa del verdetto di Chef Alessandro Borghese
Come da tradizione, ogni pasto sarà preceduto dalla scrupolosa ispezione dello chef Borghese della cucina del ristorante. Tutto viene osservato nei minimi dettagli, per un’analisi che prosegue poi anche durante il pasto, concentrandosi sul personale di sala, messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Solo alla fine si scopre il giudizio di chef Borghese, che con i suoi voti può confermare o ribaltare l’intera classifica. Lo chef che ha scritto il programma con Nicola Lorenzi, Glenda Manzi; mentre la regia è di Gianni Monfredini.
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