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Greta Beccaglia, la giornalista molestata ad Empoli: identificato il tifoso molestatore

Le primissime dichiarazioni della reporter che ha sporto denuncia: "Dopo l'aggressione ero sconvolta". La stampa sportiva pronta a costituirsi parte civile

E’ stato identificato da poco il tifoso che ha molestato la giornalista televisiva Greta Beccaglia in diretta tv durante un collegamento al termine della partita Empoli-Fiorentina del 27 novembre scorso. La polizia reso noto di aver individuato il tifoso che ha palpeggiato in diretta la reporter. Il commissario di Empoli ha incrociato le immagini riprese dalla televisione toscana con altri filmati. Ma non solo. La reporter ha presentato una denuncia-querela per il fatto accaduto. Grazie a questo, fanno sapere dalla questura, sarà più semplice identificare anche gli altri tifosi che erano presenti al momento del fatto. La collega ha concesso al Corriere.it il racconto della molestia subita e le sue prime sensazioni al riguardo: “Mi sono sentita oltraggiata, violata. Per quella persona ero come un palo da prendere a calci per sfogare la propria rabbia. Non erano tifosi, erano carnefici.

Greta Beccaglia si rivolge anche ai social

La reporter rende visibili, attraverso le Instagram Stories del suo profilo, i video dell’aggressione condivisi anche tra colleghi, amici e fan, con lo scopo di identificare e denunciare l’aggressore. Greta Beccaglia si dice sconvolta nonostante abbia comunque mantenuto un comportamento professionale per il rispetto nei confronti dei telespettatori. “Sono stati due minuti e mezzo di collegamento tremendi, ha dichiarato la giornalista a La27ora, blog femminile del Corriere.it. L’episodio è accaduto proprio nel giorno in cui la serie A è scesa in campo con il segno rosso sul volto per la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. “Sembra assurdo – esclama la giornalista – che capiti una cosa del genere“.

Per un attimo Greta, durante l’intervista, ha raccontato anche di essersi sentita colpevole per aver indossato quel paio di jeans. L’intervistatore le ha ricordato che quello è vittimizzazione secondaria e che spesso capita nei casi di molestie e di violenza, e Greta Beccaglia ha risposto di aver ricevuto per fortuna anche tanta solidarietà.

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