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Bufera su Meghan Markle: documenti e testimonianze ribaltano le accuse in tribunale

Secondo un testimone la Markle sapeva che la lettera sarebbe stata probabilmente pubblicata

Meghan Markle ha scatenato la bufera nelle ultime ore e i tabloid inglesi non parlano d’altro. Un aiutante di Palazzo, infatti, ha affermato che la moglie del principe Harry era consapevole che avrebbero potuto rendere pubblica la famosa lettera scritta a Thomas Markle. Secondo un’altra testimonianza, inoltre, l’ex attrice si sarebbe offerta per collaborare con la biografia Finding Freedom. Ha, inoltre, accusato la Famiglia Reale per aver esercitato “una pressione significativa” su lei e il marito affinché risolvessero i problemi in casa Markle.

Meghan Markle “sapeva” che la lettera al padre sarebbe stata pubblicata

La deposizione di un nuovo testimone potrebbe ribaltare la sentenza del giudice americano, che aveva condannato l’editore inglese per aver pubblicato la lettera scritta da Meghan Markle al padre. Stando alle parole del segretario privato Jason Knauf, infatti, non solo la Markle era consapevole della possibile pubblicazione della lettera, ma l’ha anche redatta tenendone conto. L’utilizzo di alcuni termini, infatti, è il risultato di una scelta “meticolosa” e consapevole. A tale fine, dunque, la moglie del principe Harry avrebbe scritto a Knauf per avere la sua opinione professionale in merito al contenuto.

Il The Sun riporta: “Ha anche posto una domanda specifica riguardo al chiamare e il signor Markle come papà nella lettera. Ha detto: ‘Dato che l’ho sempre chiamato solo papà, potrebbe avere senso chiamarlo così, e nel malaugurato caso in cui trapelasse, toccherebbe le corde del cuore‘”. Anche in seguito la duchessa di Sussex avrebbe riscritto al proprio collaboratore contemplando la possibilità che la lettera venisse pubblicata. In un messaggio a Jason Knauf ha scritto: “Se lo fa trapelare, allora è sua coscienza. E almeno il mondoconoscerà la verità, parole che non potrei mai esprimere“.

L’offerta di collaborazione con Finding Freedom

L’altra notizia che getta Meghan Markle nella bufera riguarda la sua candidatura spontanea per la stesura della biografia Finding Freedom. I Sussex, che hanno dichiarato di essere estranei all’opera, avrebbero in realtà indirizzato gli autori. Il The Sun riporta che la Markle si sarebbe offerta di aiutare i due autori a scrivere il libro, che ufficialmente rappresenta una biografia non autorizzata sulla coppia. I documenti-bomba depositati in tribunale, dunque, hanno rivelato che la coppia ha autorizzato una “cooperazione specifica” per determinati argomenti del libro.

 

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La dichiarazione del loro ex segretario alle comunicazioni Jason Knauf ha testimoniato che Meghan ha avuto un ruolo attivo su una serie di argomenti che sono apparsi in Finding Freedom. Knauf ha rivelato anche di aver incontrato gli autori Omid Scobie e Caroyln Durand nel dicembre 2018 per discutere degli argomenti scelti dalla Markle. Nel suo elenco di argomenti da discutere con gli autori, l’ex attrice ha chiesto al segretario di informarli sulla situazione Thomas Markle. Voleva anche che ricevessero informazioni sull’organizzazione del matrimonio, sul suo lavoro di beneficenza, sul lavoro di Harry con gli Invictus Games e sul problema della tiara. I Sussex hanno negato ogni tipo di coinvolgimento con il libro e gli autori.

Le pressioni della Famiglia Reale per “risolvere la questione Thomas Markle

Mentre le nuove rivelazioni fatte in tribunale da Jason Knauf rischiano di ribaltare la posizione di Meghan Markle, emergono anche le accuse che avrebbe rivolto alla Famiglia Reale. Dopo la bufera creata dall’intervista rilasciata ad Oprah Winfrey, emergono nuove affermazioni contro il Palazzo. La Markle, infatti, ha dichiarato che alcuni reali senior l’hanno messa sotto pressione per risolvere i suoi problemi con la famiglia di origine. La Royal Family, infatti, le aveva consigliato di volare in Messico per incontrare il padre e risolvere la questione di persona. Un suggerimento che – nei documenti depositati in tribunale – ha definito “irrealistica”. 

Nella deposizione Meghan ha dichiarato: “Mentre io e mio marito eravamo seduti con il Membro Senior B, mi è stato detto che il Membro Senior A era al telefono e voleva parlarmi. Mi è stato passato il telefono e abbiamo discusso della situazione in presenza del Membro Senior B e di mio marito. Una volta terminata la chiamata, abbiamo continuato le discussioni con il Membro Senior B, ed è stato solo dopo queste discussioni e in conformità con i consigli che ho ricevuto dai due membri senior della famiglia, che ho deciso che avrei scritto una lettera a mio padre“.

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Roberta Gerboni

Beauty & Royal affairs

Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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