Madame: “non possiamo rovinarci la vita per paura di soffrire o di morire”
Intenso il monologo della giovane interprete co-conduttrice per una sera de "Le Iene Show"
Intensa, fragile e coraggiosa. Ieri sera Madame su Italia 1 ha scelto di parlare al pubblico, ma in particolare ai suoi coetanei. Nell’ultima puntata de Le Iene Show, condotta per la prima volta insieme a Nicola Savino e con la consueta voce fuori campo, narrante della Gialappa’s Band. Madame (il cui vero nome è Francesca Calearo), è una delle più amate cantautrici emergenti italiane. Il quinto volto femminile a prendere le redini dello show televisivo, in questa stagione di conduzione al femminile diversa per ogni puntata.
Madame un monologo coraggioso sulle proprie fragilità
Madame subito dopo un servizio mandato in onda sullo smaccato utilizzo dei filtri su Instagram – argomento sempre più al centro di dibattiti e critiche – ha detto la sua. Molti volti noti poi hanno infatti iniziato a sponsorizzare e diffondere l’hashtag #nofiltersulserio per sensibilizzare l’accettazione di sé stessi e demonizzare la finta perfezione.
Il monologo-confessione di Madame è stato molto personale. Incentrato sulla sua iniziale assenza di autostima. Per questo ha sottolineato quanto sia importante comprendersi, accettarsi, perdonarsi, donarsi e amare anche le parti peggiori di sé. Ha definito l’assenza di tutto ciò come “una brutta bestia”. Prosegue ammettendo di essere stata male per anni sia durante X Factor che durante Sanremo, raccontando anche dell’abuso di ansiolitici. Nell’apice del periodo più buio, in cui non riusciva a dare più un senso alla sua vita, ha scritto una frase molto profonda: “non ho paura di morire, ma ho paura di voler morire”. Arrivata a questo punto si è detta “basta” e ha iniziato a reagire giorno dopo giorno lavorando su stessa e guardando in faccia l’ansia per poterla affrontare ed eliminare una volta per tutte.
Infine Madame ha spiegato come non sia giusto “rovinarsi la vita per paura di soffrire o di morire”. Questo pensiero, ha confessato, l’ha aiutata a prendere la vita così com’è, senza fretta e godendo anche di ogni piccola e insignificante sfaccettatura. “Anche se non ho trovato una cura allo stare male, ho curato la paura di stare male”. Una grande testimonianza di vita e prova di coraggio da una ragazza di soli 19 anni.
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