La vita di Britney Spears di recente è finita sotto i riflettori e, mentre la sua battaglia legale procede in tribunale, il mondo intero vaga a caccia di indizi. Una fame saziata grazie a diversi documentari. L’ultimo è in arrivo su Discovery Plus e si intitola Controlling Britney Spears. Realizzato dagli stessi produttori di Framing Britney Spears, arriva la seconda parte dell’inchiesta e in Italia è distribuita in esclusiva da Discovery Plus a partire da domenica 17 ottobre 2021.
Controlling Britney Spears su Discovery+
La lunga battaglia legale di Britney Spears dura dal 2008, l’anno in cui la popstar ha avuto un breakdown ed è stata ricoverata. Suo padre, Jamie Spears, da quel momento è entrato in possesso del suo intero patrimonio e ha guidato ogni sua singola decisione, anche le più personali (come sposarsi e avere un altro figlio). La tanto chiacchierata conservatorship, durata 13 anni, sembra però essere giunta al termine. Merito del coraggio di Britney Spears di tornare a chiedere aiuto e, questa volta, di essere stata ascoltata. La popstar ha riportato il suo caso in tribunale e, dopo lunghi mesi di attacco e difesa, suo padre ha finalmente fatto un passo indietro, rinunciando alla sua posizione di tutore legale.
Il documentario Controlling Britney Spears ripercorre quindi la vita della cantante nel momento in cui è subentrata la conservatorship. Tra fascicoli e dichiarazioni secondo le quali il padre avrebbe utilizzato la sua tutela legale come “strumento di controllo e oppressione“, nello speciale si evidenzia come quella tutela si sia trasformata in un sistema di stretta sorveglianza, monitorando ogni sua mossa.
Cimici, pedinamenti, minacce: il controllo di Jamie Spears
Le testimonianze arrivano da chi ha avuto modo di vivere quella situazione dall’interno, come ad esempio la storica assistente Felicia Culotta. O ancora l’ex tour manager Dan George e l’ex capo della sicurezza Alex Vlason. Quest’ultimo ha raccontato che Jamie Spears ha sempre gestito in modo maniacale ogni aspetto della vita della figlia arrivando ad utilizzare cimici, pedinamenti, minacce e controlli telefonici. Britney non era libera neppure di fare shopping da sola, né vedere i suoi figli senza supervisione.
Dalla docu-inchiesta, emerge che la conservatorship ha fatto sì che Britney Spears rimanesse sola, allontanando amici e affetti più cari. Un abuso costante, portato all’attenzione mediatica anche grazie al movimento social che risponde all’hashtag #FreeBritney. La popstar di recente ha ringraziato la sua fedele community in un sentito post Twitter. Controlling Britney Spears ripercorre quindi tutte le tappe salienti della conservatorship, con la speranza di un ben meritato happy ending per la popstar.
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