Raffaella Carrà, gli amori di una rivoluzionaria: da Gianni Boncompagni a Sergio Japino e quel retroscena con Diego Armando Maradona
Gli amori e le amicizie di un'icona della tv che ha normalizzato le trasgressioni
Come si saluta una donna che ha fatto del proprio stile un linguaggio universale? Come si dice addio a Raffaella Carrà? Il fatto che sia stata così discreta nel non far trapelare nulla che potesse, anche solo lontanamente, pronunciare un accenno di malessere, non ha dato il modo e il tempo, a noi tutti, di prepararci ad una tale notizia; anche se, forse, non lo saremmo stati mai. Il caschetto biondo inimitabile, l’ombelico a “forma di tortellino” – come lo definì sua madre – che fece così tanto scalpore negli anni ’70 perché visibile a tutti, e soprattutto in tv, e il balletto del Tuca Tuca, intensificarono perfino la popolarità della show-woman.
La donna dal talento straordinario, se ne è andata in punta di piedi a 78 anni, compiuti il 18 giugno scorso. La sua scomparsa avvenuta alle ore 16:20 del 5 luglio 2021, primo lunedì del mese, contrasta, in modo disarmante quel ‘rumore’ che intonava la sua celebre canzone del 1979, quando ancora, gli schermi dei televisori, in bianco e nero, trasmettevano la sua duttile potenza artistica sul palco. Da ieri, su qualsiasi piattaforma social compare il suo volto. Le testate giornalistiche ne danno notizia, e la Rai ha iniziato a celebrarla trasmettendo gli inizi, i successi e le interviste rilasciate da Raffaella Carrà. Forse, non sarà più bello fare l’amore da Trieste in giù, ma l’artista vivrà in eterno, e noi di VelvetMAG, omaggiamo la donna rivoluzionaria che è sempre stata, ricordando quel suo lato intimo, nido dei suoi amori più importanti.
La relazione con Gianni Boncompagni, che ha appassionato tutti, ma non la madre della show-woman
Nel 1968, Raffaella Carrà ha conosciuto Gianni Boncompagni. Come ha raccontato la showgirl nel 2012 al Corriere della Sera, l’autore televisivo, paroliere e conduttore radiofonico, voleva intervistarla e soprattutto stupirla. E c’è riuscito! Boncompagni le aveva proposto di fare l’intervista alle sei del mattino, e l’idea dell’autore, era di mettere un divano a metà della scalinata di Trinità dei Monti. Un anno dopo iniziò la loro storia d’amore, e durò ben 11 anni.
Quell’amore, seguito dalla cronaca rosa, rallegrava tutti, emozionava i suoi fan, ma non la madre della Carrà. La donna, voleva al fianco della propria figlia un architetto, un medico, e non un uomo separato e con tre figlie. “Dal 1973-74 la mia vita fu un continuo viaggio – aveva spiegato la showgirl al Corriere – il Sudamerica, poi il trasferimento in Spagna. Trasferte di tre-quattro mesi. Un ritorno a Roma di due-tre mesi. Poi altre partenze. Un rapporto, in queste condizioni, fatalmente cambia”. Quell’amore, pian piano, dopo così tanta vita vissuta insieme, condividendo tutto, attimo per attimo, si trasformò in affetto senza dolorose cicatrici.
Il sentimento per Sergio Japino: la danza li ha fatti incontrare
Nel 1981, un anno dopo la fine della storia d’amore con Gianni Boncompagni, sul set del programma Millemilioni, Raffaella Carrà conosce Sergio Japino. Galeotto è stato un romantico passo a due quando il coreografo italiano, era intento ad insegnarlo ad un altro. Ma, probabilmente, non doveva essere così concentrato Japino ad indottrinare la sua arte ad una terza persona; perché, come un fulmine a ciel sereno, sbocciò l’amore per la showgirl.
Un colpo di fulmine prima, una relazione decennale dopo, terminata nel 1997. Esattamente come è successo con Gianni Boncompagni: l’amore per Sergio Japino si trasformò in stima professionale e in affetto reciproco, fino alla fine dei suoi giorni. Ed è stato un suo comunicato, parole che nessuno voleva leggere, a dare la triste notizia in un caldo pomeriggio d’estate. Tutti, in quel momento, hanno sentito un improvviso brivido di gelo: “È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”.
L’amicizia e il retroscena con Maradona
Era il 1979 quando un giovane Diego Armando Maradona, per raggiungere la Carrà durante un suo evento a Buenos Aires, ha cercato di forzare un cordone delle forze dell’ordine. L’arena era strapiena, ma l’El Pibe de Oro ha tentato di superare la barriera di sicurezza per poterla ascoltare. Quel gesto, correlato da un “Non sapete chi sono io” rivolto alla pubblica sicurezza, lo ha portato poi a trascorrere qualche ora in guardina. Ebbene sì! Per Raffaella Carrà, Maradona si fece una notte in prigione. Venuta a conoscenza dell’episodio, la showgirl aveva chiesto, allora, di poter autografare la sua maglietta. Ma è dopo qualche anno che la Carrà incontra Diego Armando Maradona. Il calciatore l’ha raggiunta a Madrid nella hall dell’Hotel per consegnare personalmente la sua maglietta, richiesta dalla showgirl per metterla all’asta durante un evento di beneficenza, laddove la stessa Carrà era la madrina. Quell’incontro ha consacrato la loro forte e sincera amicizia.
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