Continua la saga di botta e risposta tra Emma ed i Maneskin rispetto alla questione Eurovision. In effetti è da qualche giorno che la questione tiene banco su tutti i media: la cantante di origine pugliese aveva infatti espresso il suo sdegno ricordando le critiche ricevute ormai 7 anni fa, quando si esibì sul palco della kermesse internazionale. In merito a ciò ha recentemente dichiarato: “Mi hanno presa in giro per i pantaloncini di scena color oro che uscivano dal vestito. C’è ancora del sessismo e c’è ancora tanto da fare”. E ancora: “Si è visto anche in conferenza stampa dopo la vittoria dei Maneskin. Damiano è arrivato in sala a petto nudo con gli stivali sul tavolo e la bottiglia in mano. È stato apprezzato. Io invece sono stata criticatissima, specie dalle donne“.
Dopo aver puntualizzato tramite i suoi canali social di essere molto felice per il trionfo dei Maneskin, Emma aveva accusato i media di utilizzare le sue dichiarazioni a scopo sensazionalistico. Poche ore fa è arrivata un’ulteriore replica in merito direttamente dalle pagine di Vanity Fair. I Maneskin, infatti, protagonisti di una lunga intervista, hanno voluto esprimere il proprio parere sulla questione. Lo hanno fatto tramite la voce del frontman Damiano David che, ad oggi, rappresenta un vero e proprio sex-symbol per le nuove generazioni e non solo.
Il parere di Damiano dei Maneskin
Damiano dei Maneskin ha di fatto dato ragione ad Emma in merito al discorso sessista. Intervistato, ha infatti detto: “Il giudizio facile contro il femminile è più feroce, costante, svilente. Da maschio sono privilegiato, le molestie che subisco non sono paragonabili a quelle che vive una donna”.
E ancora: “I commenti sulla mia estetica sono incentrati solo sulla mia estetica e non vanno a insinuare nulla sulla mia professionalità e la mia competenza, mentre le donne sono vittime di questo tipo di pensiero in maniera sistemica”. La realtà dei fatti è molto semplice: non esiste alcuna polemica tra Emma e Maneskin. Solo ed esclusivamente un’unione di intenti che punta ad un abbattimento del pensiero sessista. Il genere non c’entra nulla con la musica: è bene ribadirlo una volta di più.
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