Chi è Shirley Temple: l’attrice bambina a cui Google ha dedicato il doodle di oggi 9 giugno
Divenne l'attrice più pagata di Hollywood
Google ha dedicato il doodle di oggi a Shirley Temple, una giovanissima attrice, cantante e ballerina, che debuttò a Hollywood negli anni Trenta. Shirley è morta a 85 anni, nel febbraio 2014. Ecco la sua storia.
Chi è Shirley Temple, la bambina prodigio che conquistò Hollywood
Shirley Temple è stata la prima attrice a ottenere un successo strepitoso nel mondo del cinema, quando era solo una bambina con i boccoli biondi. Shirley era nata il 23 aprile 1928 a Santa Monica, in California. La bimba viveva con le sue tre sorelle, la madre casalinga e suo padre che era un impiegato bancario. I genitori si resero presto conto del talento di Shirley Temple, così, quando aveva tre anni, la portarono a fare un corso di danza e poco dopo iniziò a recitare. A quattro anni, la piccola debuttò nel cortometraggio The Red-Haired Alibi, prodotto da Tower Productions – era il 1932. Dai racconti del passato, sappiamo che Shirley divenne un idolo per molti spettatori, che la ammiravano e che spesero milioni di dollari in prodotti con la sua immagine. Qualcuno scrisse che Shirley arrivò al livello di Topolino in quanto a vendita di merchandising. Dal 1935 al 1938, Shirley Temple recitò in svariati film, che furono sempre i più visti dell’anno rispetto alle pellicole con attori del calibro di Clark Gable, Bing Crosby o Joan Crawford.
A soli 22 anni, Shirley è diventata l’attrice più pagata di Hollywood, ma decise di finire la sua carriera. La piccola attrice è stata davvero un fenomeno dell’epoca, tanto che una volta il famosissimo Gary Cooper le chiese un autografo. Quando Shirley Temple recitava negli studi della Fox, stava in un camerino grandissimo, un bungalow con quattro stanze e un giardino. Anche il presidente statunitense Franklin Roosevelt espresse un suo pensiero sulla bambina “È splendido che per soli 50 centesimi un americano possa andare al cinema, vedere la faccia sorridente di una bambina e dimenticarsi i suoi problemi”.
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