Artigiano crea saponetta dalla bava di lumache: “Non fa male agli animali”
Sapone dalla bava delle lumache rispettando il benessere degli animali
Un uomo alleva oltre 60.000 lumache per creare delle saponette molto speciali dalla loro bava, ma rispettando gli animali. Damien Desrocher è un artigiano francese, di 28 anni, che ha iniziato ad usare la bava di lumaca per realizzare del sapone da vendere nei mercati. Ma quello che rende l’attività dell’ex tecnico informatico dell’aviazione davvero incredibile, è il fatto che la sua creazione non arreca alcun danno agli animali. Il liquido infatti viene prelevato seguendo una procedura delicatissima.
Damien Desrocher ha pensato di abbandonare la sua professione di tecnico informatico per dedicarsi alla natura. Della sua nuova attività l’artigiano francese ha voluto sottolineare come essa non uccide gli animali; “È tutto nella destrezza di come le solletichi”, ha spiegato il creatore delle particolari saponette. Desrocher, parlando della sua attività ad un magazine locale, ha rivelato: “Le tocco solo con il dito, non è violento, è semplice. Sono davvero molto affettuose, le adoro“.
Il processo di estrazione della bava di lumache
Il processo di estrazione della bava appare davvero molto delicato e le lumache concedono il “loro liquido” naturalmente, senza forzature o oppressioni. Un tocco leggere da parte di Damien Desrocher permette di estrarre circa 2 grammi di bava per ogni lumaca; questo significa che per produrre 80 grammi di sapone occorre accarezzare dolcemente circa 40 lumache. “Abbiamo bisogno di un bel po’ di lumache“, ha spiegato Desrocher, che nel suo allevamento naturale ne tiene circa 60.000. “La bava di lumaca contiene molecole di collagene ed elastina, che hanno proprietà anti-età e di guarigione della pelle. Le lumache usano anche naturalmente la loro bava per riparare i loro gusci se danneggiati”, ha spiegato l’artigiano che spera di poter aumentare la sua produzione rendendo note a più persone le capacità benefiche della bava di lumache. Oggi in occidente è ancora poco utilizzata, ma in altre parti del mondo questo singolare ingrediente è impiegato già da tempo, per produrre cosmetici dall’effetto rigenerante.
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