Morgan, il dolore per Franco Battiato sui social: “Finché è stato al mondo potevo dire che c’era qualcuno che mi capiva”
Il cantautore milanese ha speso parole importanti per la scomparsa del Maestro
La morte di Franco Battiato, avvenuta poche ore fa nella sua residenza catanese, ha fatto svegliare l’Italia intera con il magone. D’altronde non potrebbe essere altrimenti: quando un artista del suo calibro abbandona il mondo terreno non resta che celebrarlo a dovere, facendo risuonare nelle casse le fantastiche note da lui concepite. Il talento di Franco Battiato ha ispirato ogni suo ascoltatore, portandolo in dimensioni differenti, inesplorate e mistiche. Ma chi ha giovato forse ancora di più dall’arte del Maestro siciliano sono stati probabilmente tutti i musicisti venuti dopo di lui. Uno su tutti, senza alcun dubbio, Morgan.
Marco Castoldi infatti, prima di essere leader dei Bluvertigo e “rockstar” della musica italiana moderna, è un grandissimo appassionato di arte fin dalla giovanissima età. Nella sua collezione di dischi non mancano certamente quelli del Maestro Franco Battiato, al quale Morgan non ha mai nascosto di ispirarsi in moltissimi casi.
Morgan, l’ultimo saluto social al Maestro Battiato
Dal punto di vista intellettuale Franco Battiato è stato un vero e proprio mito indiscusso. Dalle parole che Morgan gli ha dedicato sul suo profilo Instagram traspare in effetti una grande sensazione di tristezza, non certo scontata e di facciata. Il cantautore milanese ha infatti scritto un lunghissimo pensiero dedicandolo alla memoria del Maestro, in cui è dipinta una situazione artistica, secondo lui, piuttosto disperata.
Morgan scrive: “Santo cielo, non avrei mai voluto che arrivasse questo momento, mi fa tanto male pensare alla sua bontà, alla sua ironia, alla sua intelligenza. Battiato era uno degli ultimi veri uomini di cultura, in questa Italia mediocre e spenta”. E ancora: “Finché è stato al mondo potevo dire che c’era qualcuno che mi capiva. Adesso sia io sia la maggior parte del mondo che mi circonda siamo alla deriva, abbiamo quasi esclusivamente cattivi esempi: egoismo, utilitarismo e ignoranza. Ecco, Battiato era il contrario esatto: un leader umile, generoso e colto. Mi ha sempre chiamato Morganetto. Pace alla sua anima.”
Oltre alla stima personale ed artistica che lega Morgan a Franco Battiato, i due hanno avuto modo di collaborare nel 1998, quando un giovane Marco Castoldi partecipò come musicista alle registrazioni dell’album “Gommalacca”.
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