Sanremo 2021, è polemica sulla quarantena in nave: “operazione gravissima”
L'ultima idea del Festival attira le ire della politica: "Sanremo non è più importante del Natale"
Ad appena tre mesi dall’avvio di Sanremo 2021, i dubbi inerenti la presenza o meno del pubblico all’Ariston restano numerosi. Tra le tante soluzioni proposte, ha preso piede in queste ore la peculiare soluzione anticipata da Dagospia, capace in un attimo di conquistare le prime pagine e il provocatorio silenzio-assenza degli organizzatori; l’ultima idea in ordine di tempo vorrebbe infatti inaugurare un bizzarro Festival anfibio, da gestirsi a cavallo tra lo storico teatro e una nave da crociera ormeggiata al largo della costa ligure. A bordo andrebbero a risiedere concorrenti, troupe e pubblico, isolati a largo allo scopo di contenere il propagarsi del contagio.
Infuriano le polemiche dopo la proposta di dislocare il pubblico di Sanremo 2021 su una nave da crociera: “Il Festival è più imporante del Natale?”
Un’idea al limite della fantascienza, che ha però procurato non pochi problemi di natura politica al Festival di Sanremo 2021. Solamente il fatto che il proposito sia giunto alle orecchie della stampa è a quanto pare bastato per scatenare polemiche senza fine, da parte del pubblico come dalla sfera pubblica. Il più critico in tal senso è stato il segretario della Commissione Vigilanza Rai Michele Anzaldi, che in queste ore non le ha certo mandate a dire, arrivando a definire il proposito “gravissimo“, non mancando di richiedere “l’urgente chiarimento in commissione di Vigilanza“. Un’investimento così importante andrebbe infatti a rappresentare “una corsia preferenziale per Sanremo“, che “aggirerebbe la legge con una dubbia operazione“.
La problematicità della proposta forse avanzata dagli organizzatori del Festival di Sanremo 2021 sarebbe prima di tutto sanitaria. “Chi garantisce che spostare ogni giorno centinaia di persone da una nave non metta al rischio la salute pubblica?“, tuona Anzaldi nel suo comunicato, richiedendo verifiche immediate. “Chi garantisce che il Festival non diventerà un cluster? Davvero Sanremo è l’unico evento del mondo che possa non rispettare le restrizioni, quando il pianeta intero ha dovuto anticipare le messe di Natale?”. Si attendono questo punto le inevitabili risposte, e smentite.
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