Al portiere puzza troppo l’alito: lo licenziano, ma i condomini…
Il protagonista della vicenda è un portiere di un condominio di Manhattan che, dopo 40 anni di servizio, ha visto sospendersi dai suoi superiori, a causa della puzza d’alito. Secondo quanto raccontato dai tabloid locali, l’uomo è stato invitato a non recarsi a lavoro per colpa di una forte alitosi. Sembra inoltre che nei mesi precedenti il portiere avesse già ricevuto due sospensioni per lo stesso motivo. Il timore di essere licenziato si è fatto dunque sempre più forte nel protagonista della storia che, a quel punto, ha deciso di prendere alcuni provvedimenti per evitare il peggio.
Jonah Seeman, l’uomo protagonista della vicenda, ha rischiato di perdere il suo lavoro, dopo 40 anni, a causa della puzza emanata dal suo alito. Dopo aver temuto il peggio, il portiere ha smesso di mangiare aglio, e ha iniziato a mangiare caramelle al mentolo. Tuttavia le molteplici sospensioni stavano per tramutarsi in un vero licenziamento, nonostante i provvedimento presi da Seeman per salvare il suo posto di lavoro. In suo sostegno sono giunti, a quel punto, i condomini.
Licenziato per la puzza d’alito?
Il portiere del condominio di Manhattan stava rischiando di perdere il posto di lavoro a causa si un’alitosi divenuta (per gli altri) insopportabile. Dopo le tre sospensioni il protagonista della vicenda aveva ricevuto una lettera da parte dell’azienda che gestisce il condominio, in cui si leggeva: “Non è possibile tollerare ulteriormente il suo alito cattivo sul posto di lavoro“. Tuttavia i condomini residenti nel luogo in cui il portiere con l’alitosi lavorava, hanno ammesso di essere sorpresi della sospensione. Infatti qualcuno ha chiesto che l’uomo non fosse licenziato e in suo sostegno hanno dichiarato: “Fa molto bene il suo lavoro, che è aprire la porta, non aprire la bocca“. Resta da capire se l’azienda ha accolto la richiesta degli abitanti dello stabile sito a Manhattan.
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