A pochi giorni dal ritorno di Domenica In su Rai Uno, la timoniera Mara Venier si racconta in un’intervista nella quale, a cuore aperto, confessa un suo dramma segreto e silenzioso. La conduttrice ricorda alcuni dei momenti difficili vissuti negli ultimi mesi. Al Corriera della Sera la presentatrice ha rivelato:
“Una domenica non sono andata in onda, non me la sentivo, ho avuto paura. I vertici mi hanno capita, Salini mi ha detto: sei libera di scegliere ma sappi che non sei “una” conduttrice della Rai, ora rappresenti la Rai in un momento in cui deve parlare al cuore delle persone“.
Mara Venier ha ripercorso alcuni passaggi della sua carriera soffermandosi su tutte le esperienze vissute: sia le più felici, che le più complicate e drammatiche; e benché oggi si senta soddisfatta del suo percorso, ricorda con amarezza alcuni periodi di sconforto. Nella sua intervista al Corriere la conduttrice rivela:
“A sessant’anni mi davano per finita e non mi chiamava più nessuno“.
Mara Venier e la forza oltre il dramma
È ripercorrendo la sua vita professionale che la timoniera di Domenica In, delinea quello che forse è stato uno dei momenti più difficili della sua carriera: il lockdown. I mesi di quarantena e pandemia da Covid-19, che hanno coinvolto tutta l’Italia, sono senza dubbio stati drammatici per tutto il Pese. Mara Venier ha rivelato le sensazioni provate in quei mesi in cui andava in onda con lo studio vuoto e lo sconforto provato. Ma confessa di aver trovato la forza proprio nel suo pubblico e infatti dichiara al Corriere della Sera:
“Ho ho pensato: è vero, ho un’età a rischio, la paura è tanta ma il pubblico in questi anni mi ha dato così tanto che ora, non mi ha fatto mai sentire sola. Ora devo esserci io per loro“.
La conduttrice confessa quanto le prime domeniche di lockdown siano state difficili:
“Ero morta di paura, tra una pubblicità e l’altra piangevo– ma poi conclude- A me sembra di essere stata in onda fino a ieri, invece ora già ripartiamo. Io ci rimarrei tanto volentieri lontana dal video, ma con Domenica In mi scatta una molla, è qualcosa più forte di me, non la posso rifiutare: per me questo programma è casa”.
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