Raccontandosi a Il Tempo, la metà femminile dell’amatissima coppia formata da Rocio Munoz Morales e Raoul Bova ha discusso il suo punto di vista su questi complessi mesi, lavorativi e familiari. L’attrice, assieme al marito, hanno preso a cuore la questione Covid, impegnandosi in beneficenza e dando il massimo della visibilità al lavoro degli operatori sanitari; non ultimo, attraverso il lavoro attivo svolto per la Croce Rossa. “Superato il primo momento, ci siamo resi conto di quanto fosse importante fare qualcosa per gli altri“, ha spiegato lei. “Così è nata questa collaborazione con la Croce Rossa, un’esperienza incredibile. Il lockdown ha fatto uscire fuori la vera essenza di ognuno di noi“.
L’esperienza in Croce Rossa e il ritorno al lavoro, Rocio Munoz Morales racconta i primi giorni sul set e il rapporto con Rauol Bova
Ora è però già il momento di tornare sul set, che potrebbe presto riportare Rocio Munoz Morals a dividere il lavoro con Raoul Bova. Tanto va a gonfie vele la vita privata della coppia, quanto permane il distacco professionale nel sacro contesto lavorativo. “Siamo molti rispettosi l’uno del lavoro dell’altro“, racconta ancora l’attrice in merito al loro rapporto. “Ognuno ha bisogno del proprio spazio. Sul set lui per me è un collega, non il padre delle mie figlie“. Chiaramente, un atteggiamento simile non si traduce in freddezza: “Ci sosteniamo e ci aiutiamo. Il fare lo stesso mestiere è un qualcosa in più”.
Il lavoro continua ad essere tra le cose più importanti per Rocio Munoz Morales e Raoul Bova, e per l’attrice in particolare la recitazione resta la prima maniera per confrontarsi con se stessa ed evolversi. “Caratterialmente ho sempre bisogno di stimoli“, spiega ancora lei. “Professionalmente voglio sempre crescere. Mi piacciono le sfide, interpretare personaggi lontani da me. Per accettare un ruolo voglio innamorarmi della donna che racconto. Al di là del mezzo con cui lo faccio“.
LEGGI ANCHE Rocio Munoz Morales e Rauol Bova: “All’inizio non ero innamorata…”