Amanda Lear, il dramma dell’incendio: “Ho perso ogni cosa”
In vista del ritorno sullo schermo con Si Muore Solo da Vivi, Amanda Lear ha raccontato al Corriere della Sera di alcuni momenti particolarmente difficili della sua vita e della sua carriera. Tracciando un paragone tra il proprio vissuto e quello del protagonista film, l’attrice e star di cinquant’anni di cinema italiano e internazionale ha lasciato trasparire un lato più fragile; in particolare, ha deciso di raccontare il proprio punto di vista privato nell‘incendio che nel 2000 costò la vita al marito Alain-Philippe Malagnac.
Dopo vent’anni Amanda Lear fa i conti con la tragedia dell’incendio nella villa di Alain-Philippe Malagnac: “Bisogna avere la forza di ricominciare”
“Il protagonista del film ha perso tutto nel terremoto in Emilia, ma non si arrende all’idea che possa finire tutto così“, spiega dunque Amanda Lear anticipando la trama del film che le ha riservato un ruolo. “Anche io ho vissuto una tragedia terribile nella mia vita. Nell’incendio della mia casa ho perso tutto: mio marito, i ricordi, i quadri tutti. Ma devi farti forza e ricominciare, questo lo so“.
La nuova vita di Amanda Lear è logicamente lontana da quella condotta nei suoi anni d’oro all’apice dello star system europeo, quando lavorava alla corte di Salvador Dalì e altri divi della cultura novecentesca. “Una volta vivevo di notte e dormivo la mattina“, spiega oggi la ottantunenne cantante e attrice. “Ora invece mi alto prestissimo, mi godo il sole e il giardino. Cucino, faccio i cruciverba, parlo con gli amici. Non mi annoio mai. E sopratutto dipingo, che è la mia terapia. Quadri con colori accesi, sono sempre una ragazza dei fiori”, conclude Amanda Lear. “Non sarò mai la tipa in bianco e nero”.
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