Gerry Scotti, la verità sul vitalizio: “Non lo voglio ma non me lo tolgono”
Il noto conduttore italiano, Gerry Scotti, ha rivelato la verità sul vitalizio che lo Stato italiano gli fornisce, spiegando però non lo vorrebbe, rivelando i motivi e il perché non glielo vogliono togliere. Era il 1987 quando il volto noto della televisione cominciò la sua attività politica all’interno del PSI. La sua esperienza fu breve, ma nonostante questo gli venne assegnato il vitalizio che il conduttore preferirebbe non ricevere.
Sulla sua esperienza in politica Gerry Scotti aveva rivelato:
“Mi affidarono le questioni giovanili e io cominciai a tempestare la Camera di proposte: rimasero tutte inascoltate“
Ammettendo così di non aver svolto il suo ruolo come avrebbe voluto.
Gerry Scotti non vuole il suo vitalizio
Dall’età di 65 anni il conduttore inzierà a ricevere 1400 euro di vitalizio come ex deputato, ma lui ha ammesso più volte che non vorrebbe percepire la somma. Nel 2014, a tal proposito Gerry Scotti ha chiesto a Matteo Renzi, allora premier, di aiutarlo a trovare un modo per potervi rinunciare. Il senatore aveva tranquillizzato il conduttore dicendogli che lo avrebbe aiutato, ma non vi è stato poi nessun proseguo alla vicenda. A quanto pare, al momento non esiste un prassi secondo la quale il vitalizio possa essere rifiutato o indirizzato verso un ente beneficiario; così Gerry Scotti ha deciso che devolverà i 1400 euro mensili per opere di bene. Il conduttore rivela di aver scelto un ente specifico:
“Le famiglie dei caduti nell’adempimento del proprio lavoro, a tutti quelli che hanno avuto un papà, un fratello, un figlio che facendo il proprio lavoro ci ha lasciato le penne“.
Il conduttore ha inoltre dichiarato di recente:
“Vorrei che si desse uno strumento a quanti hanno avuto a che fare con incarichi di Stato, per la Repubblica, e che vogliano rinunciare alla propria indennità“.
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