Christian De Sica e la moglie: “Suo padre era arrabbiato, io solo debiti…”
Christian De Sica, 69 anni compiuti a gennaio, ha raccontato in occasione di un’intervista a Il Fatto Quotidiano alcuni retroscena sulla sua famiglia, sulla moglie Silvia Verdone e sul padre Vittorio De Sica.
Non ha mai giudicato suo padre per questo, ma effettivamente il grande Vittorio ha lasciato la famiglia quasi sul lastrico. Ed è proprio quello che, molti anni dopo, suo figlio Christian De Sica ha raccontato. Senza rancore, con toni quasi divertiti, come solo lui sa fare. Anche se, pare chiaro, all’epoca non dev’essere stato facile per nessuno:
“Mio padre era un giocatore, si giocava tutto. Non ci ho sofferto, alla fine si è divertito e ha fatto bene… mi ha lasciato tante altre cose, non i soldi, ma cose più importanti. Lui diceva di goderci ogni istante della nostra vita perché passa. ‘Goditi ogni istante perché la vita è bella’, diceva […] ‘Cerca di godere ogni attimo. Goditi anche l’attesa alla stazione'”.
Christian De Sica e Silvia Verdone: “I crampi allo stomaco”
Il racconti dell’attore si è spostato poi sulla vita di coppia con la sorella di Carlo Verdone, sua moglie Silvia. All’epoca dell’incontro erano giovanissimi, e Christian De Sica lottava proprio con quella condizione economica insostenibile. Sarà stata la forza dell’amore e la bellezza di dividere i problemi in due, perché Christian riesce a raccontare col sorriso anche di quei tempi in cui lui e Silvia soffrivano la fame:
“Io e Silvia eravamo scappati di casa, eravamo in fuga e dovevamo arrangiarci. Lei era molto giovane e suo padre era molto arrabbiato […] Io e Silvia, mia moglie, abbiamo proprio sentito i crampi allo stomaco. Quando ci siamo conosciuti mio padre era morto da poco, io ero senza una lira in tasca, solo i debiti precedenti. Che fame.
All’epoca saltavamo i pasti, e pensare che vengo da una famiglia all’antica, dove dovevamo stare tutti a tavola e si mangiava dal l’antipasto al gelato. Sempre. Infatti superavo i cento chili, avevo un po’ di pancia, insomma ero grassottello. E da bravo figlio di borghesi andavo a scuola con l’autista. Mentre i primi tempi con Silvia una vera tragedia economica, l’esatto opposto […] Alla prima del film (il grande successo economico di Vacanze di Natale nel 1984, ndr) ho detto a Silvia ‘Se Magna’!”.
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