Il Coronavirus è arrivato formalmente in Italia solamente a fine febbraio, ma Maria Grazia Cucinotta, come molti altri, non ha dubbi; l’epidemia risalirebbe a diversi mesi precedenti, e l’aver perso tempo è stato solamente una delle cause della crisi successiva. Addirittura, l’attrice siciliana ha confessato di essere stata a conoscenza del pericolo diverso tempo prima dell’allarme ufficiale; ma non di non aver malauguratamente dato ascolto agli avvisi. “I miei amici cinesi mi avevano messa in guardia da prima di Natale“, ha rivelato a Libero. “Mi avevano detto di restare a casa il più possibile. Ma io non ho ascoltato il consiglio. Decisi di dare credito alle istituzioni italiane“.
“Mi avevano avvisato, ma mi sono fidata delle istituzioni italiane”: Maria Grazia Cucinotta racconta la sua esperienza con l’avanzare del Coronavirus
Le modalità con cui la pubblica amministrazione ha gestito l’emergenza non hanno certo convinto Maria Grazia Cucinotta, che ha polemicamente commentato: “C’è stata confusione. All’inizio sostenevano che fosse influenza. Siamo stati mal guidati. E’ un’epidemia senza precedenti, ma se fossimo stati previdenti avremmo evitato tante cose”. Una frecciata viene lanciata anche alla complessa gestione delle risorse sanitarie: “Stiamo pagando i tagli“, ha proseguito. “Già prima della pandemia molti ospedali non erano attrezzati. Se ci siamo trovati impreparati è anche per questo”.
Ora che la famosa curva ha raggiunto la sua fase discendente, Maria Grazia Cucinotta pensa già alla ripresa, e a rinforzare quegli apparati ospedalieri che più hanno sofferto l’epidemia. “Spero che ora venga rimessa in primo piano la ricerca. Non si può risanare un’attività attraverso dei tagli, bisogna farla funzionare. Il mio auspicio è che si prendano i soldi delle pensioni risparmiate, e li si investa per garantire un futuro ai sopravvissuti“.
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