Fiorello ha rivolto dure parole indirizzate a Matteo Salvini e alla sua richiesta riguardo al tenere le chiese aperte per il periodo di Pasqua.
Fiorello contro Matteo Salvini e la questione delle Chiese aperte
Qualche giorno fa Matteo Salvini ha proposto di aprire le Chiese per il giorno di Pasqua, nonostante l’emergenza corovirus abbia spinto a tenerle chiuse. Da Vaticano alle chiese di provincia, tutte sono rimaste chiuse e hanno attivato i profili social per stare vicini ai fedeli anche a distanza.
Alla questione ha voluto rispondere anche Fiorello, che sui social ha esordito così:
La questione di aprire le chiese proposta da Matteo Salvini, per quelli che ci guardano, io credo e ovviamente i social esistono per questo, per esprimere un pensiero, si chiama democrazia e anche io voglio esprimere un mio pensiero su questa di aprire le chiese a Pasqua.
Il lungo sfogo sul profilo social
Ecco che Fiorello, dunque, ha deciso di affrontare la questione di petto, parlandone a tutti i suoi follower tramite il proprio profilo social. In un lungo discorso, lo showman attacca l’idea portata avanti con fervore da Matteo Salvini. Ecco le parole del duro sfogo:
Secondo il mio parere personale, potrebbe essere un errore, non è che uno voglia negare il diritto di culto, ma io credo questa cosa qua: Dio, chiamiamolo come vogliamo, Nostro signore, non credo che accetti le preghiere solo da chi esce di casa e va in chiesa, perché se io sono credente e voglio pregare, secondo voi, Dio, dice “eh no se tu preghi a casa tua la tua preghiera non mi piace“. Ma quando mai? Se io a casa ho un crocifisso e mi metto davanti al crocifisso e prego, ma non è la stessa cosa? I musulmani, ad esempio, se non possono andare in moschea pregano in qualsiasi posto.
Fiorello continua ad argomentare con enfasi e alla fine conclude dicendo:
Puoi pregare anche in bagno se vuoi, in cucina in salotto. Non hai bisogno di metterti elegante e andare in chiesa perché è Pasqua, con tutti i contagiati che ci sono, ma stiamo scherzando?
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