Paola Perego, il marito Lucio Presta annienta Barbara d’Urso: “Suora laica in paillettes”
Lucio Presta non ci sta e sbotta. Il marito di Paola Perego si è concesso un durissimo sfogo alludendo, neanche troppo velatamente, alla conduttrice Barbara d’Urso. Presta è un noto agente di spettacolo (nella sua agenzia annovera professionisti come Paolo Bonolis) e dopo aver visto il siparietto religioso tra la d’Urso e Matteo Salvini (che hanno recitato L’Eterno riposo in diretta a Pomeriggio Cinque), è intervenuto pubblicamente.
Lucio Presta ha preso parte ad un polverone mediatico che, del resto, è partito spontaneamente sul web. Dopo la messa in onda della preghiera tra Barbara d’Urso e Matteo Salvini, le critiche sono arrivate in massa e così forti da lanciare una petizione su Change.org per chiudere tutti i programmi guidati dalla d’Urso che ha raggiunto in poche ore circa 300.000 adesioni.
Lucio Presta: “Produce orrore ogni giorno”
Questo è il clima in cui si è inserito il pensiero di Lucio Presta. L’agente si è esposto in prima persona attraverso un post su Facebook per condannare aspramente Barbara d’Urso:
“Pensierino del mattino in tempo di Corona Virus. Posto che l’orrore televisivo che produce ogni giorno, ogni mese, ogni anno la suora Laica in paillettes (naturalmente nulla a che fare con le Suore Laiche vere che sono esempi da seguire ) è ormai da tempo sotto gli occhi di tutti e quindi vorrei non tornare sull’argomento.
Quello che mi domando ogni giorno è… Come mai una Testata giornalistica VIDEONEWS accetta di mettere la Firma su tanto poco e tanto orrore? Conosco da molti anni gli uomini che sono a capo di quella Testata giornalistica, anzi devono a chi scrive se hanno la gestione del pomeriggio di Canale 5 ,da anni ormai.
Essendo io quello che chiese ed ottenne da Mediaset il passaggio dalla gestione TG5 a quella di Videonews per sopraggiunte divergenze con CDR del Tg di allora durante la conduzione Perego, e posso dimostrare che ci sono delle persone capaci che sanno fare Tv e quindi è difficile da comprendere.”