Sapevate che la Regina Elisabetta ha un poeta personale? Ecco in che modo strano lo paga per le sue prestazioni per la Famiglia Reale.
La Regina Elisabetta ha un poeta personale: ecco di chi si tratta
L’idea di un poeta di corte potrebbe apparire desueta, medievale, lontana nel tempo. Eppure a Buckingham Palace la regina Elisabetta continua ad avere il suo. Si tratta di Simon Armitage, succeduto nella posizione tanto ambita a Carol Ann Duffy nel maggio 2019.
Simon Armitage è noto al pubblico per poesie come The Shout, To His Lost Lover e The Catch, e ha dichiarato di essere stato contattato dalla stessa Theresa May per il suo ruolo a Corte. Avendo ottenuto questa carica, il poeta ha ora diritto a uno stipendio annuo di 5.750 sterline, che dona per finanziare il premio annuale Laurel.
Ma oltre a ciò la regina Elisabetta lo retribuisce con ben 720 bottiglie di sherry.
Pagamento in liquori? Il motivo della stramba tradizione
Ma perché il poeta è pagato in bottiglie di sherry da parte della regina Elisabetta? La tradizione di dare come stipendio ai poeti una botte di sherry iniziò nel 1630 con Ben Jonson, che scrisse poesie per James VI e Charles I.
Secondo questa antica tradizione, dunque, il poeta, designato per la carica di 10 anni, viene ricompensato ogni anno con 72 bottiglie di questo liquore. Dopo aver ricevuto la grande proposta di lavoro, Simon Armitage ha dichiarato al Sun:
Sono onorato di accettare con gratitudine la gentile offerta dello sherry in linea con la lunga tradizione dell’ufficio del Poeta Laureato. Come i vincitori prima di me, spero di mettere a frutto le bottiglie, come regali e premi o di raccogliere fondi in nome della poesia. Ma non vedo l’ora di godermi parte del premio!
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