
Una donna furente e tradita ha deciso di vendicarsi stampando cartelloni e volantini contro l’ex traditore. Ma dietro si nasconde un’altra verità. Negli ultimi giorni infatti sono divenute virali le immagini di un cartello affisso dentro la stazione della metropolitana di Milano, di una macchina rossa imbrattata e di alcuni volantini lasciati sul treno. Tutti arrecanti scritte molto simili. Un riferimento ad un uomo traditore che aveva ricevuto la vendetta dalla sua ex.
Ma i cartelloni e le scritte ‘minacciose’ nascondano in realtà una verità che è ben diversa da quella che appare. Pare si tratti di una trovata che poco a che fare con un reale tradimento.
I cartelloni e le scritte vendicative
Le scritte leggibili sui cartelloni affissi in metro, sui volantini e sull’auto rossa erano rivolte tutte ad un certo Romano Falchetti. “Bentornato bastardo. Ringrazia che sono una signora”, si leggeva sull’auto. E poi ancora i volantini sui treni: “Romano Falchetti sei un traditore farabutto. Hai ignorato le mie lacrime, ora ignora pure questo. Ringrazia che sono una signora“, con tanto di foto del presunto traditore. Ed in fine domenica scorsa, 12 gennaio, un cartellone, delle misure di un’affissione pubblicitaria, che arrecava la scritta analoga ai volantini. Ma da poche ore si è scoperta la verità. (Continua dopo la foto).
La verità dietro alle scritte
Dopo il fermento e la ricerca di questo Romano Falchetti, protagonista dei cartelloni con le scritte ‘minacciose’, arriva la verità. Dietro a questa trovata si nasconde una donna famosa: la cantante Romina Falconi che è uscita allo scoperto. Che ha spiegato come ha voluto promuovere il suo nuovo album: “Mea Culpa, Vostro Onore, sono io che ho creato tutto ‘sto casino. La storia del traditore svergognato sul treno, il poster in metro e la macchina (rotta, da buttare) imbrattata con la scritta ‘Ringrazia che sono una Signora’. Vostro Onore, il fatto è che tira più un pelo di vendetta che un carro d’amore. E se sono strana nei modi e nei testi, allora sarò strana in tutto, perché in un mondo di finti supereroi io non ci voglio proprio stare. E anche senza super poteri e con pochi mezzi, si può e si deve arrivare ovunque”.
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