Gabriel Garko confessa: “Hanno sabotato la mia macchina, volevano farmi fuori”
In una recente intervista uno tra i sex symbol italiani per eccellenza, ha fatto delle dichiarazioni inedite sulla sua vita privata. Gabriel Garko ha sbalordito tutti con affermazioni piuttosto forti. L’attore ha infatti confessato di aver subito un sabotaggio alla sua macchina e di aver pensato che qualcuno volesse intenzionalmente attentare alla sua vita. Alle colonne del settimanale Chi, Garko ha parlato di alcuni episodi gravi e spiacevoli del suo passato.
Proprio in questi giorni è uscito il libro di Gabriel Garko: Andata e Ritorno. Nel testo l’attore affronta alcuni tratti salienti della sua esperienza professionale e privata ed è in occasione di questo evento che, il sex symbol italiano, ha rilasciato alcune dichiarazioni al magazine diretto da Alfonso Signorini.
Gli episodi inediti della vita di Gabriel Garko
Nella sua lunga intervista Gabriel Garko ha rivelato che nel 2014 la sua macchina è stata manomessa. “Hanno sabotato la mia auto, forse volevano farmi fuori”, afferma l’attore che aveva esporto denuncia per l’accaduto. Secondo il sex symbol, l’intento era quello di volerlo uccidere e ha infatti affermato: “Ho sempre cercato di far parlare il mio lavoro, poi che non sempre ci sia riuscito è un’altra storia. Nel 2014 tentarono di sabotare la mia macchina. Forse volevano farmi fuori e io ne ho parlato soltanto ora. Cosa spinge qualcuno a farmi del male? Faccio fatica a spiegarmelo anch’io. Nonostante le denunce fatte, non ho mai scoperto chi fosse il mandante. Non sono nuovo a episodi di questo genere. Una volta, fuori dal cancello di casa, mi scrissero: Garko drogato“.
La tentata violenza
Ma non solo il pensiero che qualcuno volesse ucciderlo, Gabriel Garko confessa un episodio altrettanto grave della sua vita. L’attore infatti rivela che quando aveva 17 anni un uomo sposato tentò di abusare di lui. “Da quella sera iniziai a fumare. Provai schifo, ma non ne parlai con nessuno, tanto meno con i miei“. E quando il giornalista gli chiede il motivo che lo ha spinto a mantenere il silenzio fino ad ora, Gabriel rivela: “Perché con questo libro mi sono aperto più di quanto mi sarei aspettato e quell’episodio, che in verità credevo di aver rimosso, è tornato prepotente a farmi visita. Marco era un uomo ‘normale’ agli occhi della società. Eppure, come vede, anche nelle famiglie più canoniche può succedere di tutto. In passato non l’avrei mai dichiarato perché avrebbe significato voler far parlare a tutti i costi di me e io, mi creda, non ho mai cavalcato le notizie per farmi pubblicità”.
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