
In una recente intervista su Vanity Fair, Isabella Ferrari ha rilasciato una dichiarazione molto forte sulla sua vita privata. L’attrice ha infatti confessato di essere stata colpita da una malattia rara e di aver trascorso due anni in ospedale, per sottoporsi ad una terapia abbastanza pericolosa. Affermazioni che ovviamente hanno preoccupato i suoi tanti fan.
Isabella Ferrari ha parlato della patologia che l’ha colpita e spiegato il momento esatto in cui si è accorta di essere stata colpita da qualcosa di raro. Un giorno infatti l’attrice si accorse di non riuscire a muovere le gambe e da lì ebbe inizio il suo lungo calvario. “Non farò il nome di questa malattia”, ha detto la Ferrari che ha poi aggiunto: “Ma adesso ho capito che non bisogna avere paura di morire“.
Isabella Ferrari e il racconto sulla malattia
In una intervista per Vanity Fair, Isabella Ferrari racconta di quando si accorse di non riuscire più a muovere le gambe e subito si rivolse a un ospedale. Avvenne tutto una mattina, che segnò l’inizio di un periodo ricco di dubbi e titubanze, durante il quale l’unico obiettivo era quello di conoscere la patologia che aveva colpito l’attrice. La situazione iniziò ad essere più chiara quando un medico di Roma le spiegò le probabili cause dei suoi disturbi. “Qualche anno fa succede che una mattina mi sveglio e non riesco più a muovere le gambe. Tutto è precipitato in fretta. Inizia il calvario delle visite e delle diagnosi. E le diagnosi si dimostrano sempre sbagliate, anche quelle fatte da medici e ospedali stranieri. Vado all’estero, mando il mio sangue per esami negli Stati Uniti. Poi arrivano i dolori accecanti, il cortisone”. Così Isabella Ferrari racconta il suo difficile percorso.
L’incontro con il medico di Roma e la scoperta della patologia ‘misteriosa’
Isabella Ferrari racconta il momento in cui venne a conoscenza della sua rara patologia, ma preferisce non farne il nome. Racconta: “Una notte, era il 2 giugno, mi ricoverano in un ospedale vicino a casa, a Roma. Lì incontro il medico più importante per me. La diagnosi che fa non è per niente buona. Mi perdoni, ma non farò il nome di questa malattia rara perché appena l’hanno fatto a me sono andata su Internet, ho digitato la patologia e mi sono spaventata. Insomma, il medico suggerisce una terapia importante e pericolosa, qualcosa che poteva funzionare solo in una percentuale di casi. Io decido di non farla e parto per Pantelleria. Ero lucidissima, quell’estate, per via delle dosi di cortisone. Dipingevo, mi sentivo molto illuminata e ogni tanto provavo a preparare al peggio i miei figli. Poi la situazione peggiora, mi riportano a Roma d’urgenza e inizio la terapia. Ogni mattina, per due anni, sono andata in quell’ospedale”.
Isabella Ferrari e il racconto struggente
Isabella Ferrari spiega il percorso difficile che ha affrontato e con struggente emozione continua il suo racconto e rivela: “E quando non potevo muovermi, dal letto della struttura chiamavo i miei figli via Skype per restare ancorata a loro e alla vita. Piano piano, un passo alla volta, ce l’abbiamo fatta. Ho avuto tanta paura di vivere quando avevo vent’anni. E mi sono fatta venire pure gli esaurimenti con la depressione. La recente malattia, però, mi ha fatto capire che non devi avere paura di morire. Perché è la paura di vivere a fregarti. Solo quella. Soltanto quella”. Con queste parole di grande forza e speranza l’attrice conclude il suo racconto sulla malattia.
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