Nel sempre terapeutico salotto di Mara Venier, è toccato a Francesco Renga aprirsi al pubblico e raccontare il proprio personale dramma segnante. Il cantante e musicista, reduce da un periodo eccezionale seguito all’ottima prova dello scorso Sanremo, ha dunque affrontato a Domenica In quel lutto che da decenni ne influenza l’opera e la vita privata; si tratta della scomparsa della madre, morta a soli cinquant’anni, quando il ragazzo era poco più che adolescente. Un evento che avrebbe marchiato a fuoco la produzione artistica di Renga.
“So che lei non avrebbe mai voluto lasciarmi”: Francesco Renga racconta a Mara Venier il rapporto con la madre scomparsa, e l’influenza sulla sua produzione musicale
Oggi, Francesco Renga ha superato l’età che aveva sua madre quando venne a mancare. Un traguardo piuttosto significativo per il cantante, che ha ammesso come la crescita lo abbia aiutato a elaborarne la scomparsa. “Ora che ho 51 anni riesco finalmente a capirla“, ha spiegato alla conduttrice. “Riesco a immedesimarmi in lei. Ho superato infine il senso di abbandono. Non sento più rabbia, anche perché so che lei non avrebbe voluto lasciarmi“. Al senso di frustrazione è dunque subentrata la capacità di avvertirne la presenza, e l’influenza: “La mancanza fisica è stata difficile“, spiega Renga. “Soprattutto i primi anni. Ma negli anni è stata la sua presenza spirituale, sempre più forte, a diventare fondamentale nella mia vita“.
Negli anni, Francesco Renga ammette di aver fatto confluire questo lutto nell’attività live da musicista. E’ evidentemente questo senso di abbandono ad averne influenzato la carriera musicale. “Nei concerti trovo la capacità di tirare fuori questo dolore, questa rabbia e questo bisogno di comunicare“, ha spigato. “Non è solamente una scaletta di pezzi, ma anche il dover pensare ad un proprio spettacolo. E mi diverto tantissimo, perché sento la consapevolezza di un rapporto con il pubblico che negli anni è cresciuto“.
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