Non poteva passare inosservato il violentissimo sfogo di Jovanotti. Nella giornata di ieri il cantante si era lasciato andare ad una serie di improperi più o meno feroci nei confronti delle numerose “sigle e siglette” ree di aver provato a boicottare il suo Beach Party. Come ormai noto, il celebre tour estivo sulle spiagge italiane ha visto gli attacchi delle più svariate proteste, sorte ad evidenziare l’impraticabilità del progetto del cantante. Diverse date sono state annullate, mentre Cherubini ha proseguito nel fare buon viso a cattivo gioco. Questo fino al termine del tour, quando il cantante ha finalmente perso le staffe.
Legambiente e Ente Protezione Animali contro Jovanotti dopo lo sfogo del Beach Tour: rapporti tesissimi tra il cantante e gli enti ambientalisti
In un comunicato social, Jovanotti accusava gli enti mossisi contro di lui di aver solamente cercato visibilità attaccando il proprio progetto. Sono state spese parole dure, con riferimenti espliciti alle realtà sociali mossisi contro di lui. Inevitabili le prime risposte, dal sapore altrettanto polemico.”E’ stato ingenuo”, le parole della presidentessa dell’Ente Protezione Animali. “Anche fare un concerto nel deserto può colpire i serpenti. Cherubini ha diritto di fare le sue scelte di marketing. Ma noi non possiamo stare zitti. Forse presumeva per l’importanza della sua immagine che non potessero nascere critiche. Nelle sue canzoni parla di ambiente, ma la Natura va rispettata sul serio oltre che cantata”.
Ha fatto eco alla collega il Presidente di Legambiente, che ha rincarato la dose contro Jovanotti. ”Non capisco che c’entriamo”, le sue parole. “Non abbiamo contestato il tour, ma alcune specifiche tappe. E non abbiamo certo bisogno di polemizzare per visibilità; negli ultimi sei mesi ho rifiutato tutte le interviste sul tema. Ma non mi aspettavo certo quel tono”. Solo un altro colpo contro l’immagine del cantante, a questo punto fortemente penalizzata dagli sviluppi di questa querelle.