“Un figlio ce l’hai nel cuore. Non si dimentica mai un figlio, un figlio viene dal cuore. Mi dicano dove l’hanno messa, perché non è giusto che me l’abbiano portata via e neanche mi ridiano il corpo, neanche ridarmi le ossa. Niente. Non dire dov’è…perché? perché? Hanno portato via mia figlia. Chi la conosceva, sa della sua bontà e della sua bravura: era buona con tutti“. L’appello straziante è della mamma di Isabella Noventa, la signora Ofelia Rampazzo di 85 anni. La donna ha parlato ai microfoni de “Il Gazzettino” implorando e chiedendo notizie sul possibile ritrovamento del corpo della figlia, ormai sparita nel nulla da molto tempo.
Omicidio Isabella Noventa, il fratello: “Soldi in cambio delle ossa di mia sorella”
Dopo la sentenza che ha conferma la condanna per i responsabili dell’omicidio di Isabella Noventa, il fratello e la mamma hanno lanciato un appello in esclusiva a Pomeriggio Cinque. Il fratello ha fatto sapere: “Siamo disposti a pagare pur di riavere il corpo di Isabella”. La mamma Ofelia invece ha puntualizzato: “Non ho nemmeno un corpo su cui piangere“. La signora al momento è costretta a letto dopo un lungo ricovero in ospedale.
Isabella Noventa, il cui corpo non è mai stato trovato, fu uccisa nel 2016. Il compagno, Freddy Sorgato aveva confessato l’omicidio dopo essere stato arrestato. La 54enne segretaria di Albignasego (Padova) è morta in seguito a un rapporto sessuale estremo terminato col soffocamento. Nell’omicidio è stata coinvolta anche la sorella di Freddy, Deborah, e una tabaccaia che ha aiutato i fratelli a occultare il cadavere.
Isabella Noventa, ecco chi è davvero Freddy Sorgato
La morte di Isabella Noventa è uno dei cold case più complessi degli ultimi anni. Il corpo della donna non è mai stato ritrovato. Per questo motivo non si sono potute verificare le reali cause del decesso e ciò che è avvenuto nelle ore precedenti. La Noventa, segretaria 55enne di Albignasego è scomparsa nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016. Per la sua morte sono stati condannati in primo grado a 30 anni di reclusione l’amante Freddy Sorgato e la sorella Debora, mentre è stata condannata a 16 anni e 10 mesi la tabaccaia Manuela Cacco. Sorgato ha sostenuto di essersi liberato del corpo della vittima nel fiume Brenta. Le ricerche in questi anni però non hanno mai portato al ritrovamento del cadavere.
Chi è Freddy Sorgato?
Sul settimanale Giallo l’esperta grafologa Candida Livantino ha analizzato la scrittura dell’amante di Isabella Noventa. L’esperta ha spiegato in una nostra intervista esclusiva: “La grafia di Freddy Sorgato mi è sembrata non voler far trasparire la sua vera personalità. Dico questo perché solitamente chi scrive in stampatello non vuole rivelare quel che è in realtà. Anche i ragazzi di oggi, che non sono più abituati a scrivere a mano, utilizzano lo stampatello perché è come scrivere al computer. Lo stampatello è una scrittura spersonalizzata e spessissimo la ritrovo in questi personaggi, potenziali assassini”. La grafologa Livatino aveva anche raccontato: “Freddy teme l’abbandono e la solitudine”.
La condanna
Si è concluso il 9 ottobre 2018, il processo d’Appello per l’omicidio di Isabella Noventa. Nell’aula bunker di Mestre erano presenti i tre imputati: Freddy Sorgato, amante della vittima, sua sorella Debora Sorgato e la tabaccaia Manuela Cacco, altra amante dell’uomo. La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado condannando a 30 anni di carcere i fratelli Sorgato, mentre la Cacco dovrà scontare 16 anni e 10 mesi di reclusione. A presiedere la giuria del processo di secondo grado vi era Alessandro Apostoli Cappello, affiancato dalla collega Mariagrazia Balletti con sei giurati popolari, tre uomini e tre donne.
La scioccante ipotesi sul cadavere: ecco dove si troverebbe
Che fine abbia fatto il corpo di Isabella Noventa rimane un mistero. Freddy Sorgato ha sempre sostenuto di essersi liberato del corpo della donna gettandola nel fiume Brenta. Le ricerche effettuate in questi anni non hanno portato a nulla. A sostegno della loro tesi gli avvocati hanno allegato alle memorie presentate in Appello anche alcune perizie, tra cui quella del perito ingaggiato dalla difesa di Freddy che dimostra come il corpo di Isabella Noventa, gettato come sostiene Sorgato nel fiume Brenta dopo il decesso della donna, sarebbe arrivato nel giro di 48 ore in mare. Per tali ragioni il cadavere della segretaria di Albignasego non è mai stato trovato nonostante le molte ricerche.
Isabella Noventa: ecco perché i fratelli Sorgato e la Cacco l’hanno uccisa
La Corte d’Assise d’Appello di Venezia ha reso note le motivazioni della sentenza di condanna a carico dei fratelli Freddy e Debora Sorgato e di Manuela Cacco. La Corte ha condannato Freddy e Debora alla pena di 30 anni per omicidio premeditato e la Cacco a 16 anni per concorso in omicidio e stalking nei confronti di Isabella Noventa. I tre imputati sono in carcere dal febbraio del 2016. Nel frattempo, il corpo della segretaria di Albignasego non è mai stato trovato. La donna è morta la notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016.
Per i giudici, tutto ha inizio con la frequentazione fra Freddy ed Isabella. Tra i due non va tutto a gonfie vele: sulla loro relazione pesano, infatti, le ombre ingombranti di ben due donne. Si tratta di Debora, sorella onnipresente di Freddy e Manuela Cacco, amica di Debora, per lungo tempo legata al Sorgato da una relazione mai resa ufficiale. Proprio la tabaccaia comincia a tormentare Isabella con messaggi anonimi, pedinamenti e biglietti insultanti, lei denuncia. La Noventa, data l’impossibilità di Freddy di muoversi senza l’approvazione della sorella, allontana l’uomo. Freddy non riesce a mettere la parola fine al loro rapporto. L’unica soluzione plausibile diviene quella di eliminare Isabella. Il movente, secondo i giudici, è quello della gelosia. Una gelosia scatenata da motivi sentimentali ed economici, unita alla frustrazione di Freddy, vessato dalle tante donne della sua vita. I fratelli volevano sbarazzarsi di Isabella, la Cacco ha accettato di aiutarli. Il piano omicida, come ammetterà la Cacco, l’unica ad aver reso piena confessione, è condiviso e organizzato dal diabolico trio.
La ricostruzione
La sera del delitto, il Sorgato invita Isabella a cena, la conduce a casa e poi insieme alle due complici la ammazza. L’alibi è già pronto, dirà di aver lasciato Isabella in piazza a Padova, dove effettivamente le videocamere di sorveglianza riprenderanno una donna vestita come lei. Le cose vanno come previsto, Isabella scompare e i tre fanno spallucce davanti agli investigatori. “È andata via“, dicono, e le telecamere confermano, ma c’è chi non si fa ingannare. I parenti della Noventa smascherano la messinscena: quella che cammina in piazza non è Isabella. E se Freddi e Debora non dicono la verità, i tabulati telefonici e GPS delle auto di Freddy e Debora, sì. I due fratelli vengono incastrati insieme alla complice, lui si difende: “Isabella è morta per un gioco erotico finito male“, ma i giudici non gli credono.
Isabella Noventa, il fratello spiazza tutti: “Disposto a pagare gli assassini pur di riavere il corpo”
Dopo la sentenza che ha confermato la condanna per i responsabili dell’omicidio di Isabella Noventa, il fratello e la mamma hanno lanciato un appello in esclusiva a Pomeriggio Cinque. Paolo Noventa, proprio davanti alle telecamere di Barbara D’Urso, ha spiazzato tutti i telespettatori con delle dichiarazioni molto forti. “Non è un appello a Freddy ma un’offerta a Debora, la donna che ha ucciso mia sorella” ha esordito l’uomo.
“Visto che la coscienza non ce l’ha e gli anni se li dovrà fare tutti in carcere, visto che quel corpo è scomodo e significante per loro, per noi è invece importante, sono anche disposto a pagare una bella somma“. Affermazioni scioccanti quelle del fratello di Isabella. Parole che hanno lasciato interdetta anche la stessa conduttrice. “Offrire dei soldi a una donna che è stata dichiarata colpevole, è una roba forte” ha commentato Barbara. “Io vedo mia madre soffrire tanto per questa cosa e di conseguenza è una scelta… il vile denaro non è importante per noi ma forse più per loro” ha replicato Paolo Noventa.