Mentre Ultimo e gli altri concorrenti di Sanremo 2019 proseguono a polemizzare con il Festival, l’effettivo vincitore sembra preso da altri tipi di gossip: la questione sull’omosessualità di Mahmood ha infatti polarizzato il dibattito intorno al cantante, con conseguenze al limite dell’esilarante. Ultima novità in merito, il piccolo confronto avvenuto tra il giornalista Fabiano Minacci ed i numerosi fan di Mahmood in merito proprio al suo ruolo di rappresentate per la comunità gay. Il cantante italo-egiziano era infatti stato accusato di “nascondere” più o meno volontariamente la propria omosessualità per scopi puramente commerciali. Di fronte alle illazioni, da parte dell’ampio fandom di Mahmood è stato portato alla luce un vecchio video: un filmato amatoriale proprio del cantante, intento ad esibirsi al Gay Pride di Bologna nel lontano 2013. Un segnale piuttosto importante (peraltro facilmente reperibile su Youtube), a dimostrare l’effettivo attaccamento del cantante alla “causa”.
Il battibecco sulla sessualità di Mahmood e in particolare sulla decisione di evitare il coming out era partito dalle dichiarazioni di due giorni fa al Corriere. In quell’occasione, il cantante si era rifiutato di esplicitare il proprio orientamento, rifugiandosi dietro il concetto di “apertura” riferito ai propri fan. “La mia generazione non avverte differenze di pelle, o nelle persone che ami“, aveva spiegato Mahmood. “Io sono fidanzato, ma non trovo educato andare a chiedere se si tratti di un uomo o una donna“. Una non-decisione che aveva indispettito in molti, con il cantante deciso a rifiutare l’idea del coming out: “L’idea stessa è un passo indietro che ci divide tra etero e gay“, aveva concluso Mahmood. “Simile cose esistono a priori. Se vado a letto con un uomo o una donna non sono affari di nessuno“.
Una messa dalle note originali in provincia di Avellino. Il parroco di Mercogliano, Vitaliano della Sala, fa cantare in chiesa all’oratorio la canzone vincitrice di Sanremo 2019: “Soldi”.
L’idea nasce da una provocazione contro un altro sacerdote che si dichiara “sovranista”, che criticava la vittoria di Mahmood a Sanremo. Il parroco decide quindi di far imparare a memoria ai bambini l’intera canzone e di farla cantare a sorpresa durante la Messa di domenica 17 Febbraio.
Della Sala afferma: “E’ un occasione per riflettere sul tema della canzone, che parla di come l’attaccamento ai soldi possa rovinare i rapporti familiari e interpersonali. Tra l’altro è anche il tema del Vangelo di oggi. Le messe non si fanno per polemica, vogliamo riflettere sugli spunti che ci offre e pregare“.
Una vera e propria esibizione, originale e sicuramente apprezzata dai bambini che hanno cambiato genere musicale rispetto al solito. E’ certo che il “parroco sovranista” non è stato l’unico a criticare la canzone.
In un’ intervista al Fatto Quotidiano, il vincitore del Festival di Sanremo Mahmood ha parlato della sua vittoria, delle prime sensazioni ma soprattutto del “caso politico” che si è creato intorno alla sua vittoria. E così ha commentato le critiche: “Non mi ha fatto piacere, ma l’ho vissuta poco. Le critiche costruttive mi fanno bene: devo ancora dimostrare tutto. Se però mi critichi per le origini di mio padre, allora è sbagliato tutto in partenza”. Mahmood ha poi continuato il discorso affermando che la maggior parte delle letture della sua canzone sono state un buco nell’acqua. Secondo lui in pochi hanno capito il vero senso della canzone.
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