Massimo Bossetti, la rivelazione dell’avvocato: “Ecco chi cerchiamo”
Nonostante la sentenza della Cassazione, che lo scorso 12 ottobre 2018 ha confermato la condanna all’ergastolo per Massimo Bossetti, la difesa dell’uomo non si arrende. Per la giustizia italiana non ci sono dubbi: è stato il muratore di Mapello quella maledetta sera del 26 novembre 2010 ad uccidere Yara Gambirasio. Nella sentenza, i Supremi Giudici hanno rilevato la piena coincidenza tra il profilo genetico catalogato come “Ignoto 1“, rinvenuto sulle mutandine della ginnasta, e quelle del muratore di Mapello. L’evidenza scientifica, frutto di “numerose e varie analisi biologiche effettuate da diversi laboratori”, ha “valore di prova piena“. “La probabilità di individuare un altro soggetto con lo stesso profilo genotipico equivale a un soggetto ogni 3.700 miliardi di miliardi di miliardi di individui” scrivono i giudici.
“Cerchiamo uomo misterioso”
Claudio Salvagni, legale del carpentiere bergamasco, si è detto sempre contrario alla sentenza e continua a difendere, con tutte le forze, il suo assistito. Nelle ultime ore, l’avvocato ha rivelato una clamorosa ipotesi. In un’intervista esclusiva a Telelombardia, come riporta Como News 24, l’avvocato ha dichiarato di aver ricevuto un documento inedito ed esclusivo da un amico. Un documento che porterebbe ad una pista alternativa da seguire riguardo l’omicidio di Yara. “Un uomo misterioso la cui posizione va valutata attentamente“, dichiara Salvagni. Lo stesso legale ha anche rivelato, nella stessa intervista, di aver già informato Bossetti in carcere, ma senza aggiungere ulteriori dettagli.
Al momento si tratta solo di un’ipotesi. Ma la denuncia dell’avvocato, che è sempre stato vicino al 48enne in questi anni, potrebbe essere dall’effetto davvero clamoroso. Di fatto il muratore bergamasco è stato ritenuto colpevole in tre gradi di giudizio. Ma la nuova rivelazione del suo legale potrebbe riaprire spiragli del tutto inediti per Bosetti. Lui, che si dichiara prigioniero di stato in una lettera alla redazione di Telelombardia, si è sempre professato innocente per il delitto della giovane Yara. “Cosa penso e cosa provo di queste motivazioni? – scriveva il muratore al giornalista Marco Oliva – Vergogna, schifo, rabbia. Tanta rabbia per come si sono svolte agli occhi di tutti voi e del mondo intero queste indagini. Si fa presto ad essere rovinati dallo Stato, lo stesso che ha il dovere di difendere i cittadini e che invece diventa il principale nemico”.
Massimo Bossetti: il duro sfogo dell’avvocato contro la Cassazione
“Riteniamo questa sentenza in violazione della convenzione dei diritti dell’uomo perché non è stato rispettato il diritto di difesa. Ricorreremo a Strasburgo” ha affermato il legale. “Le sentenze della Suprema Corte di Cassazione non sono distillati di verità, anche loro sbagliano. Sono umani, ma la scienza è scienza: una cellula senza Dna mitocondriale non esiste. Bossetti non si è potuto difendere perché non ha mai partecipato a nessuna perizia. Io gli atti di fede li faccio in chiesa. Io non mi fido e voglio partecipare alle perizie, non mi interessa dei risultati” commenta duramente Salvagni. L’avvocato del carpentiere bergamasco ha anche fatto riferimento alla vicenda giudiziaria di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Per questi ultimi infatti pare siano stati disposti nuovi accertamenti”.