Denise Pipitone, Roberta Bruzzone commenta il caso: ecco cosa ha detto
Una storia tragica quella di Denise Pipitone, la bambina di quasi quattro anni di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, sparita nel nulla. Sono passati quattordici anni dalla scomparsa della piccola. Era il primo settembre del 2004 e la bambina stava giocando davanti casa della nonna materna insieme a un cuginetto, tra via Castagnola e via La Bruna, a Mazara del Vallo. Ad un certo punto, intorno a mezzogiorno, è sparita nel nulla. Presumibilmente la piccola è stata rapita, ma da chi? Di lei si sono perse le tracce. Ancora oggi la mamma Piera Maggio non si da pace e spera di poterla ritrovare un giorno. Imperterrita continua la lotta legale, nonostante il processo contro Jessica Pulizzi, indagata per il rapimento della bambina, si è concluso con l’assoluzione definitiva della sorellastra di Denise Pipitone.
Sulle pagine del settimanale Giallo, la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone commenta il caso. L’esperta rivela cosa bisognerebbe fare oggi per cercare di scoprire la verità. La criminologa sottolinea come la battaglia che stanno portando avanti i genitori della piccola Denise, Piera Maggio e Piero Pulizzi, è straordinaria e merita rispetto. In questi lunghi anni di indagini hanno sempre lottato insieme per scoprire la verità, affrontando innumerevoli depistaggi, errori e bugie. I due genitori di Denise Pipitone, dopo anni difficili, hanno deciso di sposarsi e sicuramente, più uniti di prima, continueranno a lottare.
“Occorre riesaminare tutto da capo”
In questi 14 anni i due hanno affrontato l’intera vicenda giudiziaria che ha visto indagata la sorellastra di Denise Pipitone, Jessica Pulizzi. Il processo non ha però portato a nulla: il 24 aprile del 2017 infatti la Corte di Cassazione ha assolto in via definitiva la sorellastra dall’accusa di aver partecipato al sequestro della bambina, in quanto a suo carico vi era solo qualche indizio ma nessuna prova. Per la criminologa Roberta Bruzzone non bisogna mollare: “Ritengo che l’unica via ancora possibile per fare luce in questa vicenda sarebbe riesaminare tutto da capo con occhi nuovi. Chi si occupa come me di casi a pista fredda, sa bene come le informazioni decisive possano celarsi non tanto negli accertamenti di matrice scientifica ma nelle testimonianze rese dai vari soggetti coinvolti nella vicenda”. Proseguendo con fermezza Roberta Bruzzone aggiunge: “Parliamoci chiaro: è impossibile che nessuno abbia visto o sentito nulla in considerazione della gravità e della portata della vicenda. Occorre scovare nelle contraddizioni, nelle sfumature delle dichiarazioni rese da tutti coloro che sono stati sentiti“.
Denise Pipitone, la madre: “Noi sappiamo chi l’ha sequestrata”
“Oramai sono passati quattordici anni dal sequestro della nostra bambina, ma nulla è cambiato. La mancanza di verità e giustizia permane nel tempo – dichiara Piera Maggio a Il Messaggero -. Chi sono i colpevoli del rapimento di Denise? Su questo non abbiamo dubbi, senza dover aggiungere altro… Noi genitori meritiamo e pretendiamo delle risposte certe e concrete dalla giustizia italiana, i bambini non spariscono nel nulla!”