Teresa De Santis, direttrice di Rai1, contro Claudio Baglioni: “Mai più a Sanremo”. Il cantante a rischio per la prossima edizione del Festival
L’attacco frontale di Caludio Baglioni rivolto a Matteo Salvini in merito alla politica anti-immigrazione del ministro leghista ha sorpreso un po’ tutti. E mentre le polemiche online aumentano e prendono vigore, il Direttore Artistico del Festival di Sanremo deve affrontare l’ira dei franchi tiratori. Si perché i primi a non aver apprezzato la sua presa di posizione sono stati proprio gli alti papaveri Rai. In particolare, secondo La Stampa, la direttrice Teresa De Santis avrebbe espresso la decisa volontà di silurare Claudio Baglioni al termine dell’attesissimo Festival di Sanremo: “Mai più all’Ariston finché ci sono io“, sarebbero state le dichiarazioni della direttrice di RaiUno.
Le dichiarazioni (tutte da confermare ancora) hanno già portato diversi nomi della politica di centrosinistra in difesa di Claudio Baglioni. In un comunicato a firma di alcuni deputati Pd si legge: “Mentre il direttore Rai minaccia pubblicamente il conduttore di Sanremo, dalla Commissione di Vigilanza arriva solo il silenzio. Come fa il presidente Barachini a non dire nulla su una vergogna così enorme?“. Contemporaneamente sceglie la linea del silenzio anche lo stesso Claudio Baglioni, che tra meno di un mese sarà impegnato a dare il via alla trasmissione per la sua seconda e forse ultima volta.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione del Festival, ricordiamo, Claudio Baglioni si è pronunciato con fermezza contro la politica di Matteo Salvini. “Ci sarebbe da ridere se la situazione non fosse drammatica,” le parole del cantante. “Milioni di persone sono in movimento, non si può arginare il problema bloccando l’arrivo di quaranta“. Alle parole di Claudio Baglioni ha prontamente risposto via social lo stesso Salvini: “Pensi a cantare, di immigrazione e sicurezza ce ne occupiamo noi“.
Claudio Baglioni contro Matteo Salvini: l’attacco in conferenza stampa
“Ho sempre pensato che gli artisti fanno delle battaglie sociali perché, anche una carriera fortunata e blasonata, ha bisogno di ‘normalizzarsi’. A Lampedusa già anni fa si avvertiva il ‘fenomeno’ degli sbarchi, ma l’intenzione della mia manifestazione del tempo, era quella di dire ‘noi siamo preoccupati di quanto sta accadendo, con viaggi irregolari’. La classe politica e dirigente ma anche quella pubblica, ha mancato paurosamente e vediamo le gravissime ripercussioni. Il nostro e non solo il nostro paese è rancoroso, guardando tutti con sospetto anche la nostra ombra. Ritengo che le misure prese da questo Governo, ma anche da quelli precedenti non sono adatte. Penso che ora siamo di fronte ad una grana davvero grossa. Non possiamo pensare di risolvere questi problemi, evitando gli sbarchi di poche persone, dividendosele tra i diversi paese. Bisognerebbe dire la verità e chiarire che siamo di fronte ad un enorme problema mettendosi tutti a lavorare insieme per risolverlo. Noi – tornando al Festival – ci attacchiamo all’idea della leggerezza come eserciti di buona volontà. Gli artisti hanno questo straordinario regalo di poter essere i ‘trombettieri’ di qualche buona battaglia”.
“Le vicende di oggi – chiosa Baglioni – fanno riferimento all’accordo con Malta per i migranti delle navi ong Sea Watche e Sea Eye bloccate in maree, se non fossero drammatiche sarebbero da ridere. Non si può pensare di risolvere questo problema evitando lo sbarco di 40-50 persone, siamo alla farsa“.