Sono passati 8 anni dall’omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana uccisa il 26 agosto del 2010. Per la morte della ragazza sono condannate all’ergastolo la cugina, Sabrina Misseri, e la zia, Cosima Serrano. Nonostante la giustizia abbia messo la parola fine a questa vicenda, da qualche settimana il giornalista Francesco Bonazzi di Panorama sta portando avanti un’inchiesta sul caso. Dopo il mistero delle feste al mare; l’elevata assunzione di psicofarmaci di Zio Michele e la descrizione di alcune piste investigative abbandonate, Bonazzi riporta ora le dichiarazioni di Emilia Velletri, il primo avvocato di Sabrina.
Le dichiarazioni di Emilia Velletri a Panorama
“Non solo non ci dormo la notte perché sono sicura che ci sono due innocenti in carcere, ma sono convinta che gli assassini di Sarah siano in giro, siano tra noi” dichiara la legale tarantina. La Velletri difendeva Sabrina con il marito Vito Russo junior, che ha poi subito una condanna a un anno e mezzo per favoreggiamento, ma che è stato anche assolto dalla Cassazione insieme all’ex moglie dall’accusa di aver “distrutto il verbale” di un’indagine difensiva. La legale ha dovuto affrontare per questo anche un procedimento disciplinare dell’ordine degli avvocati di Taranto.
“Tra le tante assurdità che mi hanno contestato in sede disciplinare, c’è quella che sarei andata troppo in televisione e avrei fatto una difesa di Sabrina mediatica” ricorda l’avvocato. “Ma io ci sono andata sei volte in quattro mesi, a fronte di una ventina di richieste di intervista al giorno”. Data la situazione, la Velletri ha poi consigliato alla famiglia Misseri di rivolgersi a un fuoriclasse come il professor Franco Coppi.
Nel 2017, i giudici della Corte di Cassazione hanno comunque condannato Sabrina all’ergastolo. Coppi, all’epoca dichiarò al Corriere della Sera di “non dormire la notte per la convinzione che ci siano due innocenti in carcere” e di aver addirittura pensato per qualche tempo di abbandonare la toga. “Io non sono Coppi, ma nel mio piccolo la penso alla stessa maniera. A Taranto abbiamo visto un film assurdo” aggiunge la Velletri. Come evidenzia Panorama, quello su cui la legale vorrebbe far luce sono proprio le famose feste sulla spiaggia di Torre Calimena. “Ancora adesso, sono molto colpita dalla mancanza di indagini su quelle feste dove almeno una volta è andata anche Sarah, poco prima di sparire; i carabinieri hanno trovato anche la droga e ancora oggi non sappiamo chi vi partecipava. Ma sappiamo con certezza che Sabrina non era tra le invitate”.
Il movente dell’omicidio
Come già scritto, la giustizia ha messo la parola fine al Delitto di Avetrana. Per i giudici della Suprema Corte ad uccidere Sarah Scazzi sono state la cugina Sabrina e la zia Cosima. Il movente? Come scritto nella sentenza, si celerebbe dietro l’amicizia tra le due cugine e Ivano Russo. I giudici di Piazza Cavour, hanno fatto riferimento al “al sentimento anomalo, vicino all’ossessione” che Sabrina aveva per Ivano Russo il quale aveva rifiutato “un rapporto sessuale” con la Misseri. L’episodio, venuto a conoscenza della cerchia di amici, era stato riferito da Sarah a sua madre e a suo fratello. Non solo la gelosia di Sabrina verso Sarah – con la quale Ivano intratteneva rapporti cordiali – ma anche il timore per il diffondersi di una cattiva reputazione nella congerie di sentimenti che armarono i propositi omicidi di madre e figlia.