Giusy Pepi, accuse scioccanti al marito: “La picchiava e le faceva patire la fame”
Una svolta scioccante nel caso della scomparsa di Giusy Pepi, la mamma siciliana la cui sparizione è ancora un mistero. E’ stato il programma Chi l’ha Visto? ad aprire il caso, durante una delle puntate, la conduttrice e giornalista Federica Sciarelli, ha portato all’attenzione del pubblico il caso, con un’intervista esclusiva al marito della donna.
Il marito ha subito messo sotto la lente d’ingrandimento le conoscenze particolari della moglie, ma alcuni punti oscuri vederebbero proprio l’uomo come protagonista. Un’amica di Giusy avrebbe fatto delle rivelazioni davvero scioccanti sull’uomo, svelando che spesso e volentieri le metteva le mani addosso. “Giusy non era libera, decideva tutto il marito, con chi doveva parlare e uscire. Giusy non era padrona della sua vita. Lui usciva sempre e si divertiva, lei era sempre a casa da sola. Stava male, era sofferente e voleva scappare da quella situazione. Soffriva molto per i maltrattamenti del marito, mi raccontava che lui la picchiava e le faceva fare la fame, a lei e ai suoi figli. A casa le mancava tutto, e lui andava a cena al ristorante con gli amici”, queste le parole della donna, affidate all’inviato di Chi l’ha Visto?
Le ultime indiscrezioni allora buttano l’occhio anche su Davide Avola, il marito di Giusy. Sotto accusa anche alcuni stati di Facebook che l’uomo ha condiviso nelle ultime ore. Sul social infatti si leggono testuali parole: “Sono vedovo e ho 5 figli” cambiato tempestivamente in “Sono divorziato e ho 5 figli”. C’è qualcosa sotto?
Giusy Pepi scomparsa, spunta una misteriosa telefonata all’ex amante
Cresce la preoccupazione per Giusy Pepi, la donna sposata e madre di cinque figli, scomparsa da Vittoria lo scorso 15 ottobre. Il marito Davide Avola ha fatto molteplici appelli in televisione. L’uomo ha raccontato retroscena cupi e dolorosi sul passato della donna, dicendosi convinto che quello di Giusy sia un allontanamento volontario. Probabilmente legato alle cattive frequentazioni che 20 anni fa stavano per portarla sulla cattiva strada. Si fa il nome di un tale “Alessandro” di Palermo, un ex fidanzato della donna che sarebbe riapparso nella sua vita recentemente. Davide, venuto a conoscenza del fatto, avrebbe imposto alla moglie di tagliare ogni contatto con lui. L’avrebbe privata del cellulare e posta di fronte ad una scelta importante: “O lui o io e i nostri figli“. A detta dell’uomo, Giusy avrebbe scelto lui e la famiglia.
La misteriosa telefonata
Si scava quindi nel passato della donna, perché probabilmente è proprio da questi vecchi contatti che si potrebbe arrivare alla soluzione del giallo. Come riportato da Il Messaggero, è emerso, nelle ultime ore, un dettaglio importante. Davide Avola avrebbe consegnato alla polizia un numero telefonico che la moglie avrebbe chiamato dal cellulare del nipote (in quanto da lui privata del telefonino, Giusy usava quello dei familiari per effettuare delle telefonate) quattro giorni prima di sparire nel nulla.
“Ho avuto questa confidenza da mio nipote”, “Intorno al 10 di ottobre scorso, Giusy gli ha chiesto in prestito il cellulare dicendogli che doveva fare una telefonata alla madre. Abbiamo scoperto che in realtà non aveva chiamato mia suocera ma un uomo con il quale mia moglie aveva avuto una relazione segreta nel periodo che era fidanzata con Alessandro, il suo ex. Quando sono venuto a conoscenza della chiamata sono andato alla polizia per fornire loro il contatto telefonico”. Queste le parole dell’uomo. Dalle notizie emerse recentemente, sembrerebbe dunque che la donna abbia avuto almeno tre relazioni parallele con personaggi poco raccomandabili frequentanti ambienti della droga e della prostituzione.
Gianni Pepi, fratello di Giusy, ha voluto lanciare il suo appello. “Siamo molto preoccupati per la sorte di mia sorella – racconta – abbiamo visto e rivisto il video ripreso dalle telecamere del vicino di casa di mia sorella, dove si intravede una sagoma che sembra proprio essere Giusy ma non ne siamo convinti al cento per cento”. I tecnici della polizia scientifica, attraverso un programma di riconoscimento facciale che effettua anche un’analisi antropometrica dei soggetti ripresi nelle immagini, hanno notato che la donna non sale a bordo della macchina nera, ma sembra allontanarsi quando questa riparte con una donna ed un bambino a bordo.