I funerali dell’attrice si sono svolti ieri 17 aprile nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma, la stessa che aveva ospitato quelli di Fabrizio Frizzi. Poche le persone presenti, nonostante la Biagini avesse chiesto che la cerimonia fosse stata aperto al pubblico.
Una cerimonia per pochi intimi. Così è stato il funerale dell’attrice romana Isabella Biagini, svoltosi nella giornata di ieri nella Chiesa degli artisti in Piazza del Popolo a Roma, la stessa chiesa che aveva ospitato i funerali di Fabrizio Frizzi. In quell’occasione le persone che avevano invaso la piazza per assistere alla cerimonia erano state tantissime. Per la Biagini purtroppo non è stato così, a dimostrazione di quanto l’attrice fosse stata dimentica negli ultimi anni dei personaggi dello spettacolo: qualche decina di persone presenti, il fratello Davide tra i familiari e per i vip il Mago Silvan, Martufello, Pier Francesco Pingitore, Leopoldo Mastelloni e Manuela Villa.
Isabella Biagini è morta sabato scorso 14 aprile a Roma, all’età di 74 anni. Era malata da tempo, ma soprattutto ultimamente viveva una difficile situazione economica, della quale ha parlato spesso in occasione delle numerose ospitate recenti nelle trasmissioni di Barbara D’Urso. La carriera di Isabella era iniziata nel 1955 con una piccola parte nel film Le amiche di Michelangelo Antonioni. Dopodiché l’approdo in televisione, dove ha preso parte a ruoli comici e da svampita in numerosi varietà degli anni Sessanta e Settanta, per poi ottenere ruoli in diverse commedie all’italiana come Amore all’italiana e commedie musicali insieme al Quartetto Cetra. Durante la sua vita ha dovuto affrontare anche il dolore per la morte della figlia, avvenuta nel 1999, alla quale era talmente legata che deciso di rinunciare a moltissime occasioni professionali.
Durante la cerimonia molto toccante è stato il momento in cui il suo cagnolino è stato fatto avvinare al feretro per darle l’ultimo saluto.
LEGGI ANCHE: BARBARA D’URSO RICORDA ISABELLA BIAGINI, IL MESSAGGIO COMMOVENTE
Photo credits Facebook